Fidanzati uccisi a Lecce ergastolo. Dopo la sentenza della Corte d’Assise di Lecce, anche in appello i giudici hanno confermato l’ergastolo, il massimo della pena prevista, per Antonio De Marco, il 23enne studente di infermieristica che uccise i suoi coinquilini a coltellate il 21 settembre 2020 e poi confessò. Li accoltellò nel loro appartamento 97 volte perché “erano troppo felici”, si erano appena trasferiti senza di lui nella casa in cui avevano abitato tutti insieme. Affermazioni deliranti, che avevano spinto la difesa a chiedere l’incapacità di intendere e volere.

Fidanzati uccisi a Lecce, disposto anche l’isolamento

I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Lecce hanno ritenuto Antonio De Marco colpevole di duplice omicidio con l’aggravante della premeditazione e della crudeltà e hanno confermato la condanna alla pena dell’ergastolo. Non solo, hanno anche disposto l’isolamento diurno per tre anni. La difesa aveva anche chiesto una nuova perizia psichiatrica, ma i giudici hanno rifiutato dato che un eame precedente aveva stabilito che fosse affetto da disturbo narcisistico della personalità. Il 23enne è ora detenuto a Borgo San Nicola, il carcere di Lecce, e non era presente a nessuna delle udienze. A trovare i corpi dei due giovani erano stati i vicini di casa, che avevano sentito urla disperate, tonfi e rumori simili a quelli di passi sulle scale. Testimonianze di una violenza brutale.

La madre di una delle vittime: “Oggi hanno avuto giustizia”

Erano invece presenti i parenti delle due giovani vittime, Daniele De Santis ed Eleonora Manta. “Oggi sono un po’ più felice. Nessuno mi potrà dare indietro mia figlia, ma oggi Daniele ed Eleonora hanno avuto giustizia”, è il commento della madre della ragazza dopo la lettura del verdetto dei giudici. Per i familiari della coppia i giudici hanno anche confermato il maxi risarcimento del danno disposto in primo grado. “Nessuna sentenza potrà mai colmare il vuoto lasciato” aveva invece detto il padre del ragazzo, in occasione della prima sentenza di condanna.