Concessioni balneari proroga: le commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato della Repubblica hanno dato il via libera per quanto riguarda la proroga fino al termine dell’anno 2024, con la concessione di 5 mesi in più per la mappatura delle spiagge.
Inoltre, gli emendamenti approvati ed inseriti all’interno del decreto Milleproroghe prevedono anche l’istituzione di un tavolo tecnico a Palazzo Chigi, oltre che la proroga di un anno delle attuali concessioni, fino al 31 dicembre 2024.
In sostanza, l’esercizio della delega sulla mappatura delle spiagge date in concessione sarebbe scaduta tra pochi giorni, ovvero il 27 febbraio 2023. Invece, con questa mini proroga si avranno 5 mesi in più di tempo.
Qualora ci dovessero essere degli impedimenti oggettivi all’indizione delle gare, le attuali concessioni balneari potrebbero essere prorogate fino al 31 dicembre 2025.
Concessioni balneari proroga fino al 31 dicembre 2024: le reazioni delle forze di maggioranza e di minoranza
Lega, la nota dei senatori Massimilano Romeo (capogruppo), Gian Marco Centinaio (vicepresidente del Senato) e Roberto Marti (presidente della commissione Cultura al Senato):
“Massima osservanza delle direttive europee ma nel rispetto degli interessi nazionali, che per l’Italia in questo settore sono fondamentali. Gli effetti distorsivi della direttiva Bolkestein devono essere risolti e non si può prescindere dalla fotografia dello stato di fatto delle concessioni demaniali, fluviali e lacuali. La soluzione trovata sul tema delle concessioni balneari va nella direzione di ascoltare le associazioni di categoria e allo stesso tempo tutelare i sindaci e gli amministratori locali dall’eccessivo potere discrezionale che gli era stato concesso, in modo da evitare ogni possibile controversia giuridica che li riguardasse”.
Forza Italia, la nota dei senatori Maurizio Gasparri (vicepresidente del Senato), Dario Damiani (relatore di maggioranza del dl Milleproroghe) e Claudio Lotito (vicepresidente della Commissione Bilancio):
“Esprimiamo soddisfazione per la disponibilità di altri gruppi nei confronti della proposta che avevamo avanzato parallelamente a proposte analoghe del gruppo della Lega. Riteniamo positiva l’adesione del gruppo di Fratelli d’Italia alla nostra tesi. Ora si tratta di continuare a lavorare in sede italiana ed europea per tutelare una realtà che rappresenta un pezzo importante di Pil, con migliaia di persone occupate, e che rappresenta anche la storia dell’accoglienza turistica italiana”.
Partito Democratico, il commento di Simona Malpezzi (presidente dei Senatori del Pd):
“Ennesimo pasticcio della destra sui balneari: pur di difendere le bandierine delle forze politiche che compongono la maggioranza, il governo preferisce far correre al Paese, e quindi a tutti i cittadini, il rischio di ulteriori sanzioni. E non ha neppure il coraggio di mettere la faccia sugli emendamenti che ritardano di 5 mesi il termine per avviare la mappatura del demanio marittimo, impedendo che si proceda coni bandi di gara. Così facendo si sfidano le disposizioni del Consiglio di Stato e si apre uno scontro con la Commissione Ue. La destra butta la palla in tribuna, dimostrando tutta la sua inadeguatezza; un altro ‘capolavoro’ che non risolve i problemi delle imprese balneari, che rimangono sospesi, mette in discussione la realizzazione del PNRR e rischia di far pagare al Paese un conto salato con l’avvio di una procedura di infrazione”.
Movimento 5 Stelle, la nota del senatore Mario Turco (vicepresidente del M5s):
“La proroga di un anno della messa a gara delle concessioni demaniali sancisce la resa definitiva della premier Meloni e del ministro Fitto, che come è noto ha la responsabilità del Pnrr, rispetto a quanto detto in campagna elettorale e sostenuto negli anni sull’applicazione della direttiva Bolkenstein in Italia. Una resa che porta l’Italia su un crinale pericoloso, se si considera che Bruxelles solo poche settimane fa ha avviato una procedura d’infrazione nei confronti del Portogallo proprio sul regime concessorio delle spiagge”.