Per fine aprile o inizio maggio si conosceranno i nomi di chi parteciperà alla storica missione di ritorno alla Luna. A riferirlo è l’astronauta italiano dell’Esa, Luca Parmitano, alla conferenza di presentazione dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Space Economy della School of Management del Politecnico di Milano. Riferendosi alla difficile situazione geopolitica internazionale, AstroLuca ha sottolineato come “viviamo in un momento complesso, in cui le tensioni sono particolarmente esposte e ci toccano da vicino”.
Missione Luna, Parmitano: “Spazio destinazione importante per economia”
Parmitano ha affermato che “al momento con la Boeing e la Airbus sono in costruzione i sistemi della missione e tutto procede per il meglio”.
Sembra fantascienza ma in realtà sta succedendo proprio in questi giorni. È fantastico.
Ha detto l’astronauta in collegamento da Houston (Usa). Riguardo alla prima missione Artemis 1, l’astronauta ha riferito che hanno recuperato tutti i payload di Artemis 1 ed è iniziato il download dei dati della missione.
Parmitano ha inoltre affermato che “lo spazio è una destinazione importante per l’economia” sottolineando che le Pmi insieme alle grandi imprese italiane hanno l’opportunità di unirsi alla filiera già esistente di capacità umane e tecnologiche nazionali. Poi ha ammonito:
Le risorse esistenti vanno implementate e non vanno sprecate.
Parmitano ha infine ricordato che “l’Agenzia Spaziale Italiana ha già dato sostegno” a questo mondo “attraverso concorsi e budget importanti e “questa è una opportunità da cogliere.
“Una collaborazione internazionale destinata ad ampliarsi”
Secondo AstroLuca, il campo della cooperazione internazionale è destinato ad ampliarsi:
È iniziato negli anni Sessanta e ancora oggi unisce tutti, al di là degli ostacoli di retaggio politico. La cooperazione riesce comunque ad andare avanti, anche tra Paesi che sulla Terra non possono collaborare per limitazioni strategiche e politiche.
Sulla Stazione spaziale internazionale, ricorda, “gli Emirati Arabi Uniti stanno facendo un importante ingresso con la loro partecipazione. L’astronauta ritiene che il programma Artemis sia un’altra opportunità di crescita internazionale, come Gateway e Orion.