Libro Giulio Xhaet: Da grande. Non è mai troppo tardi per capire chi vorresti diventare, Sonzogno è una raccolta di storie di cambiamento. Ne abbiamo parlato con l’autore ad Open Day, su Radio Cusano Campus. “Il senso del libro non è da intendersi in senso anagrafico, tutti noi possiamo continuare a diventare grandi fino a 90, 100 anni. Come in quei giochi di società, il lavoro è adatto a persone da 0 a 99 anni: faccio sempre l’esempio di mia nonna che, a 92 anni, continua a fare corsi di cinema francese, dice di farlo perché deve diventare grande e diventare la versione più interessante di se stessa – ha spiegato Xhaet – lo dico ai ragazzi giovani che ci ascoltano, se non sapete cosa fare, non preoccupatevi, è sano e giusto. La maggior parte di noi lo capisce soltanto con l’età, io ho cominciato a capirlo a 29 anni e oggi, a 42, 43 anni, oggi ho un pochino le idee più chiare, ma probabilmente negli anni farò cose diverse.”
Libro Giulio Xhaet: “L’importante è che nella vita ci sia uno scopo, si riesca a trovare la vocazione”
Libro Giulio Xhaet, quanto c’è di autobiografico? “Da piccolo volevo fare il musicista, ho continuato a suonare fino a 29 anni, fino a quando non ho capito che non potevo andare avanti, quando mi sono dovuto rimettere in gioco con una laurea, in Scienze della Comunicazione. Sono stato preso in giro, dicevano che sono laureato in scienze delle merendine. Ero fuori corso, non avevo grandi carte in mano, poi sono riuscito a rimettermi al passo e fare cose che mi appassionano – ha aggiunto lo scrittore – l’importante è che nella vita ci siano delle costanti, quelle che vengono definite scopi, vocazioni. Durante la pandemia abbiamo avuto tempo per ragionare e riflettere su quello che stiamo facendo: vale la pena? Mi piace? Si aspetta sempre il momento perfetto che non arriva all’improvviso, lo creiamo noi. La vita è un zigzag di eventi inaspettati. Ci sono momenti in cui vogliamo cambiare, sono i momenti in cui dobbiamo agire. Se si fanno cose stressanti e si sta cercando il piano b bisogna prima liberarsi e poi cercare l’altra opportunità. Nel libro racconto storie vere di persone che raccontano di viaggi. Il libro è un simposio, una raccolta di ricerche, e vuole dare la possibilità a chi legge di trovare il proprio scopo di vita”.