Nicolò Zaniolo è subito sceso in campo in aiuto ai terremotati del sisma turco. L’ormai ex giocatore della Roma ha già compiuto il suo primo gesto verso la comunità turca, mettendosi in prima linea, così come tutti i suoi nuovi compagni di squadra. Un’azione che è stata ben vista dai tifosi del Galatasaray e che, senza troppi dubbi, servirà a dare un po’ di tranquillità all’ex numero 22.

Nicolò Zaniolo e l’aiuto ai terremotati

La nuova esperienza di Zaniolo è iniziata in un modo che, probabilmente, nessuno si sarebbe aspettato. Accolto, sui social, con gran clamore, non c’è stato nessun bagno di follia al momento del suo arrivo, ma neanche una semplice conferenza stampa. Le attenzione del club, e non solo, come è facile immaginare sono rivolte a ben altri fatti. Motivo per il quale, se si va sugli account social del squadra di Istanbul, le prime foto dove viene ritratto Nicolò sono proprio quelle che lo ritraggono intento a riempire e spostare scatoloni pieni di beni di prima necessità e di vestiti.

Lo stesso Zaniolo, infatti, nonostante abbia iniziato ad indossare (per ora solo teoricamente) la maglia rosso arancione del club turco, non si è tirato indietro dallo schierarsi in prima linea, seppur solamente dalla capitale della Turchia, per aiutare e dare una mano, con ogni mezzo a disposizione, alle milioni di persone rimaste senza una casa dopo il terremoto che ha causato oltre 12 mila vittime. Come è facile pensare, infatti, in un momento in cui il numero dei morti continua a salire, con sempre più persone che piangono i loro parenti e i loro conoscenti, il nuovo acquisto del Galatasaray è passato in secondo piano.

Nei giorni scorsi i tifosi avevano sollevato delle polemiche, dal momento che i soldi impiegati dalla società per acquistare Zaniolo sarebbero potuti essere donati in beneficienza. A placcare questo accenno di critica, però, ci ha pensato lo stesso Nicolò, con un video pubblicato dal club dove, oltre a vedersi il nuovo numero che indosserà, ossia il 17, dice “sono molto dispiaciuto per Mohammed (un giovane tifoso rimasto ucciso nel terremoto) e per tutto il popolo turco. Io ho dato il mio contributo, facciamolo tutti. Restiamo tutti insieme e saremo più forti di prima”.