Colui che sarebbe dovuto essere il prossimo sindaco della città di Puerto López è stato ucciso poco tempo prima di sapere il risultato delle elezioni. Omar Menéndez aveva 41 anni, due figli ed era un eccellente uomo d’affari che da tempo militava nel partito di sinistra Revolución Ciudadana. Si era lanciato in politica dando un nuovo slancio al movimento e si era candidato alle elezioni di domenica scorsa per prendere la guida della sua città, Puerto López, agglomerato urbano di meno di ventimila abitati, a nord di Guayaquil, sulla costa del Pacifico.

Ecuador assassinato candidato sindaco, la dinamica

Sabato, a poche ore dal voto, Menéndez è stato ucciso con almeno dieci colpi di pistola da due sicari che sono saliti al terzo piano all’interno della sede della sua campagna elettorale. Hanno ucciso anche un ragazzo di 16 anni che collaborava come volontario. I sondaggi, che lo davano ampiamente in testa, si sono rivelati attendibili: è stato il candidato più votato con il 46% delle preferenze. Ma Omar non ha fatto in tempo a conoscere il risultato dello spoglio di domenica ed il fatto che avesse vinto la poltrona di sindaco della sua città. I due killer sono poi fuggiti a bordo di una motocicletta e sono scomparsi. Al momento non è stato compiuto alcun arresto.

Menéndez ha basato la sua campagna elettorale sulla sicurezza e sullo sviluppo industriale. Era un imprenditore e negli ultimi anni aveva lavorato nel gestire un’azienda familiare nel settore dell’informatica e delle telecomunicazioni. Al fine di vivere e far vivere in una città più sicura, aveva proposto di far installare in tutta l’aerea urbana un sistema di vigilanza video. Inoltre, aveva anche proposto di aumentare i fondi per la sicurezza dei turisti. Una grave escalation di criminalità legata alla crescente influenza delle bande violente di narcotrafficanti nel paese andino ha caratterizzato queste elezioni comunali:

Menéndez non è stato l’unico politico ad essere ucciso nel periodo precedente alle elezioni. Due settimane prima, anche il candidato sindaco della città costiera di Salinas, Julio César Farachio, era stato ucciso a colpi d’arma da fuoco.