Lo champagne è uno dei vini più famosi al mondo, associato ovunque a un concetto di eleganza e spesso lusso, ma perché è considerato il vino dei re?! La risposta è semplice: dall’816 al 1825 infatti nella Cattedrale Notre-Dame de Reims veniva incoronato il re di Francia. Ed essendo Reims una delle più importanti città della champagne cosa pensate che gli venisse servito per festeggiare?

Cos’è e da dove viene lo champagne

Lo champagne è un vino spumante prodotto nell’omonima regione: la champagne. La champagne si trova appunto in Francia, a circa 150 km a est di Parigi, comprende 635 comuni, di cui solo in 319 si coltiva l’uva per la produzione dello champagne. È la regione più a nord del mondo a produrre vini di qualità in grandi quantità e solo i vini provenienti da questa regione francese possono chiamarsi Champagne. Non posso quindi produrlo in Italia, né in nessun’altra zona del mondo. Potrò produrre uno spumante con il metodo utilizzato per produrre champagne ma non potrò mai chiamarlo in questo modo.

Quali uve vengono utilizzate per la produzione di champagne

Le uve più importanti utilizzate per la produzione di champagne sono:

  • Pinot Noir,
  • Chardonnay (nasce tra la fusione del Pinot Noir e del Gouais),
  • Meunier: mutazione genetica del Pinot Noir, si è chiamato Pinot Meunier fino al dicembre 2015

In maniera inferiore troviamo anche queste altre varietà di uva che si possono utilizzare, le ultime tre praticamente in via d’estinzione:

  • Petit Meslier
  • Arbane
  • Pinot Bianco
  • Pinot grigio
  • Enfumé
  • Pinot de Juillet

Il segreto dello champagne: l’assemblaggio

Il segreto dello champagne è l’assemblaggio, si possono infatti assemblare uve differenti, provenienti da zone diverse (sempre rientranti nella zona dello champagne) e di annate diverse.

La maggior parte degli champagne prodotti infatti è “sans-année”, letteralmente “senza annata”. Nelle annate migliori, invece di destinare tutta l’uva alla produzione di un vino di quella annata, se ne conserva una buona parte, solitamente circa l’80%. In questo modo se l’annata successiva non sarà altrettanto buona potrò assemblarlo con le annate migliori precedenti ottenendo un prodotto qualitativamente migliore e mantenendo uno standard qualitativo alto indipendentemente dall’annata.

Quando bere lo champagne

Lo champagne è uno dei vini più versatili da un punto di vista gastronomico, alcune bottiglie sono ideali per gli aperitivi fino ad arrivare a delle bottiglie un po’ più strutturate che possono essere abbinate anche alle carni rosse. Sicuramente champagne e fragole non è un abbinamento consigliato. Neanche Champagne e dolci, a meno che non abbiamo acquistato uno champagne dolce (che rappresentano comunque la parte minore della produzione).

In alternativa potete sempre fare come Madame Bollinger che diceva: “Bevo Champagne quando sono felice, e quando sono triste. Talvolta lo bevo quando sono sola. Quando sono in compagnia lo considero indispensabile. Lo sorseggio quando non ho fame, e lo bevo quando ne ho. Altrimenti non lo tocco mai, a meno che non abbia sete.”

Giovanni Serio