Sandro Ghiani De Simone lo è ancora per tutti noi. I divertentissimi sketch con Lino Banfi in “Fracchia la belva umana” hanno fatto ridere almeno due generazioni. Eppure l’attore sardo ha un segreto da raccontare a tutti noi sul quel simpatico personaggio che faceva perdere le staffe al Commissario Auricchio in ogni modo. Lo ha svelato in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Sandro Ghiani De Simone, come nasce il personaggio
“Non esisteva nel copione del film! Non era stato scritto. Succede, però, che Neri Parenti mi vede e impazzisce per la mia faccia. Si convince che ci devo stare nel progetto e così chiede a me e a Lino Banfi di trovare un modo per inserirmi nella trama. Nasce quindi per caso quell’assistente rassegnato alle ingiuste sfuriate del capo che ha fatto tanto ridere gli italiani.”
Sandro Ghiani De Simone, il cinema di allora
“Il successo del tormentone “De Simone maledetto”, che ancora piace e fa sorridere, cosa dimostra? Che allora si faceva un cinema diverso. I registi non cercavano i nomi a tutti i costi né i personaggi in grado di travasare pubblico dalla propria visibilità. Contavano solo le facce e la mia, così particolare ma anche così sarda come la terra a cui appartengo, colpiva l’attenzione. Neri Parenti ne è la prova ma, grazie al cielo, non è stato l’unico a volermi su un set.”
Sulla partecipazione ai film di Pierino
“E’ vero, ho recitato in un film della saga di Pierino ma incredibilmente non c’era Alvaro Vitali che quel personaggio l’ha impersonificato alla grande. Era il 1981 e il set era quello di “Pierino il fighissimo” ma il ruolo da protagonista il regista Alessandro Metz lo diede a Maurizio Esposito che poi seguì una carriera da conduttore.”
Sul mitico “Professione Vacanze”
“Nessuno di noi si era reso conto di quanto potesse essere amata quella serie quando la stavamo girando. C’era un Jerry Calà in grande spolvero e un cast con un’ottima Gegia. Ricordo poco ma di certo ho ben chiaro quanto ci divertissimo in quel periodo. C’erano delle cose scritte ma anche battute che venivano fuori lì per lì e che spesso la produzione teneva perché funzionava.”
Sul libro
“Non esco di casa da quasi tre anni! Ha avuto paura col Covid e dopo mi sono disabituato. Ho rifiutato diverse proposte per questo ma non me ne pento. presto però uscirò per fare promozione al libro che sto scrivendo insieme a mia moglie. Torno nella giungla a parlarne. Promesso. Ci stiamo lavorando da un po’ di tempo e credo che siamo vicini alla chiusura e poi alla pubblicazione. Non vediamo l’ora.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Sandro Ghiani:
https://www.radiocusanocampus.it/it/sandro-ghiani-una-faccia-da-cinema