A margine del Consiglio Europeo a Bruxelles, Giorgia Meloni considera “inopportuno” l’invito a Parigi di Volodymyr Zelensky da parte di Emmanuel Macron per un vertice a tre con Scholz. Rispondendo a chi le chiede se la missione di Francia e Germania a Washington sia stata inopportuna, la presidente del Consiglio è apparsa più infastidita per la cena tenutasi nella capitale francese tra i leader francese, tedesco e ucraino.
Francamente mi è sembrato più inopportuno l’invito a Volodymyr Zelensky di ieri, perché credo che la nostra forza in questa vicenda sia l’unità e la compattezza. Io capisco il fatto di privilegiare le proprie opinioni pubbliche interne, ma ci sono momenti nei quali privilegiare la propria opinione pubblica interna rischia di andare a discapito della causa. E questo mi pare che fosse uno di quei casi.
Una prima esclusione dell’Italia dal vertice tra i Paesi era stata sottolineata dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il quale si era già mostrato sorpreso di essere stato tagliato fuori in occasione del viaggio dei ministri dell’Economia di Francia e Germania, Le Maire e Habeck, a Washington.
E’ un’iniziativa di due paesi, non un’iniziativa europea. Non siamo stati informati e la cosa non ci offende: ci sorprende. L’avesse fatto l’Italia, questo governo sarebbe stato accusato di essere sovranista e antieuropeo. Saremmo sotto processo.
Meloni: “Sostegno all’Ucraina a 360°”
Nel frattempo, archiviato il suo vertice con Macron, Zelensky è arrivato a Bruxelles, dove è stato accolto tra gli applausi dell’emiciclo dell’Europarlamento: il presidente ucraino avrà anche una serie di incontri bilaterali, tra cui quello con la presidente Meloni. La premier ha poi confermato come l’Italia “continua ad essere pienamente impegnata” al fianco dell’Ucraina.
La nostra contribuzione è a 360 gradi, perché siamo consapevoli di come, oltre al tema del rispetto del diritto internazionale, del valore della libertà e della sovranità di una nazione, il conflitto ucraino ci coinvolge tutti direttamente e credo che il modo migliore per costruire una opzione di pace e di dialogo sia mantenere le forze in campo su un piano di equilibrio. Il sostegno all’Ucraina a 360 gradi è anche il modo migliore per arrivare ad una possibile trattativa.
Meloni ha concluso ribadendo come l’Italia “intende essere protagonista nella futura possibile ricostruzione del Paese”.