Indagini in corso al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nei confronti di alcuni professori sospettati di aver ricevuto delle mazzette in cambio di favori nei confronti di alcuni studenti.
Le indagini
Conservatorio di Milano indagini in corso. Cosa sta accadendo in queste ultime ore? Alcuni docenti secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, si sarebbero fatti pagare in denaro per favorire alle selezioni di ammissione ai corsi gli studenti disposti a pagare una “mazzetta” dell’ordine di migliaia di euro. La Procura ha dato mandato alle forze dell’ordine di perquisire case e uffici di tre professori e due studenti di nazionalità cinese di corsi di canto.
Il Conservatorio Verdi di Milano
Il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano è uno degli istituti di formazione musicale più grandi e prestigiosi d’Italia che registra oltre 1.500 studenti iscritti provenienti da ogni Paese e 236 docenti che curano più di cento percorsi di studio. L’indagine in corso ad opera del pm Giovanni Polizzi intende stabilire se effettivamente molti studenti siano stati disposti a pagare mazzette di oltre mille euro per superare i corsi e se effettivamente alcuni insegnanti le abbiano accettato al fine di favorirli nell’accesso di alcune prove di canto particolarmente difficoltose da superare. In particolar modo a finire nel mirino delle indagini sarebbero alcuni studenti cinesi per i quali dal 2009 esiste un apposito programma “Turandot”, che li favorirebbe consentendo loro di vivere in Italia per 11 mesi e preparare gli esami di ammissione alle Istituzioni di Alta formazione. Il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano è considerato una vera e propria istituzione a livello mondiale in quanto fu fondato nel 1807 e intitolato al celebre compositore solamente il 27 gennaio 1901 nello stesso giorno della sua morte. Dal 1971 è stata anche la sede del liceo musicale sperimentale, primo in assoluto in Italia che venne istituzionalizzato soltanto nel 2010/2011 anno in cui nacquero i Licei Musicali nell’ambito della riorganizzazione legislativa e normativa della scuola.