Il decreto Milleproroghe va avanti con l’esame sugli emendamenti in Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato. Sono circa 60 le ipotesi di riformulazione con parere positivo del Governo alle proposte di modifica presentate al decreto. I senatori che fanno parte delle commissioni hanno cominciato a votare le proposte di modifica e, secondo autorevoli fonti, sarebbe stato completato il voto di tutti gli emendamenti all’articolo uno tranne un paio sui quali il governo aveva dato un parere favorevole e sui quali, i presentatori hanno quindi chiesto di poter condurre un approfondimento. Alcuni nodi restano ancora aperti e saranno sciolti solo nelle prossime ore. Il decreto, in scadenza il 27 febbraio, è previsto in Aula a Palazzo Madama tra il 14 e il 15 febbraio. Vediamo punto per punto tutte le novità emerse.
- Balneari– Uno dei temi più discussi del decreto. A differire di un anno le attuali concessioni è un emendamento di Forza Italia, mentre c’è un altro emendamento che proroga i tempi per la mappatura. Infine un ulteriore emendamento della Lega istituisce un tavolo permanente sul tema. Per ora si temporeggia sul monitoraggio delle concessioni e sui bandi legati all’attuazione del riordino della materia con l’aspetto più controverso rappresentato dal voto che ritarda di un anno l’avvio delle gare. Sul rinvio per le concessioni delle spiagge insorgono le opposizioni: Mariolina Castellone (M5s) avverte che c’è un alto “rischio di procedura di infrazione europea” e Daniele Manca (Pd) accusa il governo di aver preferito aiutare i balneari anziché tagliare le accise per tutti i cittadini, mentre Angelo Bonelli (Verdi) sottolinea il “regalo a una categoria che fattura 7 miliardi l’anno mentre lo Stato incasso 100 milioni dalle concessioni”.
- Ricetta online– Proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2024, dell’invio della ricetta elettronica. L’emendamento del M5s è stato approvato dalle commissioni. La firmataria, Mariolina Castellone, spiega che inoltre “è stata messa agli atti la richiesta che la misura diventi strutturale”
- Pensione medici e pediatri a 72 anni – Via libera alla possibilità per i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, entrambi convenzionati cn il Ssn, alla possibilità di andare in pensione a 72 anni e non a 70. È stato approvato, infatti, un emendamento di FdI al decreto. Non è passata, invece, la possibilità del posticipo della pensione per tutti i medici prevista in altre proposte di modifica
- Sanità– Confermata l’estensione delle ore di libera professione per infermieri e ostetriche così come la proroga dei fondi del piano oncologico nazionale
- Dehors, Superbonus e smartworking – Dehors liberi fino al 31 dicembre ma stop alla proroga al 30 giugno, proposta da FdI, del superbonus al 110% per le villette. Nessuna proroga dello smart working neppure per i fragili che ha avuto parere contrario del governo e non è stata dunque approvata per una questione di copertura
- Incarichi di vertice retribuiti – Niente da fare per la proposta di modifica che dava la possibilità, fino al 2026, di conferire incarichi di vertice presso enti, istituti o aziende di carattere nazionale, anche retribuiti e conferiti da organi costituzionali (previo parere delle commissioni parlamentari competenti) a personale in pensione della P.A.
- Sport– Lungo braccio di ferro su un emendamento a firma del senatore e presidente della Lazio Lotito che intendeva abrogare la consulta dei tifosi nelle società sportive. Alla fine arriva una proposta di riformulazione con parere favorevole del governo che prevede la proroga al 30 novembre 2023 delle disposizioni. Il governo ha invece ritirato la stretta sulle plusvalenze delle società sportive, che sarà oggetto di un altro provvedimento
- Mutui per i giovani – Più tempo per chiedere i mutui agevolati destinati ai giovani. Un emendamento riformulato dal governo proroga dal 31 marzo al 30 giugno di quest’anno il termine per presentare le domande di accesso alle garanzie potenziate del Fondo di garanzia prima casa per i mutui
- Graduatorie cancellieri nei tribunali- Approvato un emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle sulla Giustizia che proroga fino al 31 dicembre 2024 le graduatorie del concorso per 340 direttori amministrativi e per 367 cancellieri esperti, per permetterne l’assunzione. Via libera anche all’emendamento che concede un arco temporale maggiore a chi abbia i requisiti per iscriversi all’albo speciale per il patrocinio in Cassazione
Tra le altre novità si segnala anche la proroga del bonus decoder per il terzo settore e quella per i Comuni dell’utilizzo delle risorse in conto capitale per far fronte ai costi energetici.