Rivoluzionare il rapporto tra fisco e contribuente, facendo in modo che l’evasione “si combatta prima ancora che si realizzi”: questo il monito di Giorgia Meloni, che intervistata dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini auspica una legge che vada a rivoluzionare la concezione della tassazione in Italia. La premier rivela l’imminente arrivo di una “legge delega che toccherà tutti i settori della fiscalità” e che “metterà al centro anche i dipendenti e i pensionati, con misure ad hoc”.

Nel tracciare la strada da seguire Meloni sottolinea come, “compatibilmente con le risorse economiche a disposizione”, l’impegno è di “proseguire nella direzione di tagli consistenti al cuneo fiscale” e di “sostituire il reddito di cittadinanza con misure concrete di contrasto alla povertà” dato che “ha fallito tutti gli obiettivi per i quali era nato”.

Fisco, Meloni: “Lotta contro evasione priorità a livello internazionale”

Nel suo bilancio dei suoi primi cento giorni a capo dell’esecutivo, la presidente del Consiglio stila le priorità di governo, a cominciare dalla riforma fiscale e dai tagli al cuneo, sino alla sostituzione del reddito di cittadinanza con nuove misure anti povertà e alla messa in sicurezza del debito.

La lotta contro l’evasione e l’elusione fiscali deve diventare una priorità a livello internazionale. Servono innanzi tutto maggiori accordi di cooperazione extra Ue e rendere gli strumenti a disposizione sempre più flessibili ed efficaci. Il governo italiano è pronto a fare la sua parte.

Un altro cavallo di battaglia dell’esecutivo è il Pnrr, dal quale Meloni si aspetta grandi cose.

E’ la sfida dell’Italia e dell’Europa. Oggi prevede sia interventi infrastrutturali sia incentivi. Con il ministro Fitto stiamo verificando con tutte le amministrazioni lo stato di attuazione dei singoli interventi e, laddove emergeranno ritardi incompatibili con il cronoprogramma del Pnrr, individueremo nell’ambito della Cabina di regia le modalità più opportune per riprogrammare il Piano.

La premier spiega dunque che il suo “è un governo politico scelto dai cittadini, sostenuto da una maggioranza politica e con un programma votato dagli elettori”.

Un governo che gli italiani hanno voluto per segnare una netta discontinuità con chi ci ha preceduto.

Meloni sui conti pubblici: “Il debito non è esploso, situazione è sotto controllo”

Capitolo debito pubblico: da parte del governo “c’è la massima attenzione al tema”, “ma una Nazione con un debito pubblico elevato come il nostro non deve perdere di vista la sostenibilità della finanza pubblica”.

Al momento la situazione finanziaria italiana è sotto controllo: nonostante i tassi d’interesse della Bce in rialzo, lo spread è basso e il debito non è esploso. In ogni caso, noi vogliamo agire al più presto: con il ministro Giorgetti stiamo lavorando per mettere al sicuro il nostro debito da nuovi shock finanziari e attrarre la fiducia dei risparmiatori e degli investitori, anche nel medio periodo.

Meloni ribadisce l’intenzione di “ridurre la dipendenza dai creditori stranieri, aumentando il numero di italiani e residenti in Italia che detengono quote di debito”.

L’unica strada per rendere sostenibile un debito elevato come il nostro è la crescita economica, non le politiche di cieca austerità viste negli anni passati.