Francesca Fagnani monologo Sanremo 2023. In conferenza stampa la giornalista e conduttrice di Belve aveva anticipato che avrebbe portato sul palco dell’Ariston un tema a lei caro relativo all’istruzione e alle pari opportunità: “Porto un tema che mi è molto caro. Mi sento una privilegiata perché salgo su quel palco ma anche perché nella vita ho avuto l’opportunità di studiare, cosa che mi ha consentito di scegliere il mestiere che amo. La scuola è il tema centrale ed è riferito a ragazzi che hanno sbagliato e che stanno pagando”. Francesca Fagnani era già intervenuta a dicembre del 2021 alle Iene con un discorso sulla parità di genere nel mondo del giornalismo. In quell’occasione la conduttrice di Belve aveva lamentato di non aver mai percepito lo stesso compenso dei colleghi uomini.
Francesca Fagnani monologo Sanremo 2023, “Lo Stato dovrebbe essere più sexy dell’illegalità”
Francesca Fagnani ha portato sul palco dell’Ariston un monologo dedicato alla situazione delle carceri minorili. La conduttrice ha ricevuto un’ovazione da parte del pubblico. La Fagnani ha incontrato alcuni detenuti nel carcere minorile di Nisida dove tra l’altra è stata girata la serie Mare Fuori. Il suo racconto nasce da alcune domande che lei stessa ha posto a questi ragazzi. La Fagnani ha iniziato così il monologo: “Non tutte le parole sono uguali. Ci sono parole che devono abbattere muri e cancelli chiusi a comando. Io mi sono rivolta ad alcuni ragazzi rinchiusi nel carcere di Nisida. Ho chiesto loro: “Cosa vorreste dire e cosa vorreste chiedere ad una platea così grande?” Digli che rubare non è il mestiere mio”. Francesca Fagnani ha poi sottolineato come i detenuti interpellati non abbiano saputo spiegare i motivi che li abbiano spinti a commettere dei reati: “Alla domanda perché lo hanno fatto non trovano risposta. Bisogna andare al giorno prima, alla settimana prima, alla vita prima. Hanno 15 anni e gli occhi pieni di rabbia, hanno 18 anni e lo sguardo sfidante, occhi che chiedono aiuto. La scuola li hanno abbandonati ma nessuno li ha mai cercati”. E’ dunque la scuola la vera alternativa al carcere? La Fagnani ne è convinta e fa un appello alle istituzioni: “Cosa cambieresti della tua vita? Sarei andato a scuola. Se nasci in quella famiglia è solo sui banchi di scuola che puoi trovare una vita alternativa. Lo Stato dovrebbe combattere la povertà educativa e garantire pari opportunità. Lo Stato dovrebbe essere più attraente dell’illegalità”.
“Il carcere dovrebbe rieducare”, Francesca Fagnani fa riflettere
Francesca Fagnani ha poi suggerito una riflessione sull’importanza del carcere: “In Italia salvo qualche eccezione la prigione serve a punire il colpevole ma non serve a rieducare. Un autorevole magistrato al quale dobbiamo essere grati quest’estate ha detto: “Sono contrario ad uno schiaffo in carcere. Il detenuto non deve essere toccato con un dito perché non deve passare per vittima. Se non faremmo in modo che chi esca dal carcere sia meglio di come sia entrato sarà un fallimento per tutti. Questi ragazzi devono capire che il loro destino non è irreversibile”.
La carriera di Francesca Fagnani
Francesca Fagnani ha iniziato la carriera giornalistica nel 2001 quando ha svolto un tirocinio nella sede rai di New York. Ha approdato poi in tv con Annozero di Michele Santoro. La giornalista ha poi condotto “Il prezzo” con l’obiettivo di fare luce sulla situazione dei ragazzi finiti in carcere per reati legati alla criminalità organizzata. La Fagnani si è occupata anche di temi legati alla mafia della Capitale. Il suo programma Le Belve ha registrato in questi anni un grande successo tanto che dal 21 febbraio è stata promossa in prima serata. Nelle nuove puntate, la Fagnani intervisterà Anna Oxa, big in gara al Festival di Sanremo.