Chi era Miroslav “Ciro” Blazevic? Eh già! Si è spento all’età di 87 anni. A renderlo nota la triste notizia è stato il profilo ufficiale della Federcalcio del Paese questa mattina. Nelle parole della Federcalcio croata anche un pensiero alla famiglia: “L’HNS desidera mandare un abbraccio d’affetto alla famiglia e ai cari di Miroslav così come a tutta la famiglia del calcio croato che ha perso ‘all’allenatore di tutti gli allenatori'”
Chi era Miroslav Blazevic?
Miroslav Blazevic Miroslav Blažević nato a il Travnik, 10 febbraio 1935 non è stato un semplice calciatore e allenatore di calcio, ma una leggenda del calcio croato.
Dunque un uomo di calcio a tutto tondo, prima di diventare un grande allenatore, ha giocato e lo ha fatto da professionista. Appese le scarpe al chiodo si è subito messo a disposizione degli altri per intraprendere il ruolo di allenatore.
Ha passato circa mezzo secolo seduto in svariate panchine. Ad un certo punto della sua vita ha tentato anche di avviare un altra carriera, quella politica senza riscontrare successo però. Si è spento all’età di 87 anni lasciando un grande vuoto nel cuore di moltissimi tifosi.
La carriera da giocatore
La sua carriera da calciatore è stata costellata da diversi successi nazionali, tra gli anni ’50 e ’60 ha indossato le maglie di Dinamo Zagabria, Lokomotiv Zagabria, Sarajevo e Rijeka. La sua carriera è terminata con l’esperienza biennale al Sion in Svizzera. Proprio in Svizzera è passato dal campo alla panchina, iniziando a muovere i primi passi come allenatore.
La carriera da allenatore
Dunque chiusa la carriera da giocatore ne inizia una nuova, ricoprendo per vari decenni la posizione di allenatore, sia nei club che nelle selezioni nazionali. Miroslav Blazevic per il calcio ha girato il Mondo e non poco: ha allenato in Croazia, in Svizzera, in Grecia, in Slovenia, in Iran, in Cina e in Bosnia. Dopo aver sfiorato la qualificazione al Mondiale, con quest’ultima, persa solo dopo lo spareggio col Portogallo, si è dimesso dall’incarico.
Gli ultimi sette anni in panchina li ha trascorsi tra Cina Under 23, Iran e ritorno in Patria.
E’ stato oltre a un grande professionista anche un uomo ben voluto, in tutti i posti dove ha lavorato si è fatto apprezzare non soo per le capacità e conoscenze calcistiche ma anche per le sue doti umane.
Oltre a possedere le competenze tecniche, era un allenatore che sapeva ascoltare e parlare con i giocatori. Traeva sempre il massimo da loro, proprio perché li faceva rendere al massimo delle loro potenzialità. Un vero peccato non averlo mai visto all’opera nel nostro campionato.
Il miracolo con la Croazia
Una volta dichiaratasi indipendente dalla Jugoslavia, la Croazia dopo due anni forma la sua Federazione calcistica. E nel 1996 Miroslav Blazevic trascina subito la Nazionale di calcio direttamente ai quarti di finale dell’europeo, già quell’obiettivo raggiunto di per se è una grande impresa: in quella occasione la selezione da lui allenata esce sconfitta dalla Germania per 2 a 1.
Ma il risultato più sorprendente passato alla storia come il suo “miracolo calcistico”, arriva dopo due anni nei Mondiali di Francia ’98, dove riesce a trascinare la Croazia fino al terzo posto della competizione. Una nazionale nuova ma già zeppa di campioni su tutti Boban, Stanic, Tudor e via dicendo. In quell’occasione la sua Croazia si impone sull’Olanda con i gol di Prosinecki e Davor Suker nella finalina disputatasi al parco dei Principi di Parigi.
Il saluto di Dzeko
La notizia triste della scomparsa di Blazevic, ha raggiunto anche Edin Dzeko, che lo aveva avuto come CT nella Nazionale bosniaca: “Mio allenatore, riposa in pace. Ti amerò per sempre. Sentite condoglianze alla famiglia”, il messaggio postato dall’attuale attaccante dell’Inter su Facebook, a corredo di una foto che li ritrae assieme felici.