Tiago Pinto ha parlato. Il dirigente della Roma lo avevo promesso tempo fa: “a fine mercato dirò la mia”. E quel giorno alla fine è arrivato. Niente slittamenti, tante le voci riguardanti molte situazioni spinose; da Zaniolo a Mourinho, passando per il mercato. Il dirigente portoghese si è aperto a 360 gradi, affrontando tutti i temi senza nascondersi, e inevitabile che il primo argomento sia stato quello dell’ex numero 22 che alla fine è riuscito a dire addio alla Capitale per abbracciare la sua nuova avventura con il giallorosso del Galatasaray. E quando si parla di Zaniolo, i rimpianti si materializzano: “Sul giocatore è normale che pensavo di poter incassare di più, una settimana fa avevamo una offerta più alta (Bournemouth, ndr) ma poi dopo tutto quello che è successo abbiamo preso in considerazione questa soluzione che non è male. Io non sono mai completamente contento, ma ho dei dubbi che si potesse fare meglio. E’ stata una situazione difficile da gestire, con i paletti che abbiamo la soluzione c’era e poteva far piacere a tutti, ma non siamo riusciti a fare le cose come avremmo voluto

Tiago Pinto tra Zaniolo e mercato

Tiago Pinto mantiene il suo consueto aplomb, ma sono le sue parole a raccontare lo stato d’animo non solo del general manager portoghese, ma di tutta la società che il lieto fine non lo immaginava di certo di questo tipo. E non era solo una questione di rinnovo: “Se qualcuno pensa che lui è andato via per la mancanza del rinnovo allora si sbaglia totalmente. Nicolò è stato amato come pochi giocatori, nel momento in cui si rifiuta di indossare la maglia della Roma si va oltre a ogni discussione sul rinnovo. Se guardate le big analizzate quanti giocatori hanno perso a parametro zero, la Roma non ha mai avuto grosse perdite da questo punto di vista. Anche io posso pensare che dovrei guadagnare una tale cifra, ma se poi chiedo di andare via e le uniche offerte sono quelle del Bournemouth e del Galatasaray una riflessione personale me la faccio se sono scarso o se c’è qualcosa di diverso che non va”. Un attacco in piena regola, anche perché di problemi Zaniolo ne ha creati e non poco, dato che l’addio dell’ormai ex Roma (per come arrivato) non ha permesso alla società di potersi muovere per tempo alla ricerca del sostituto, rendendo così il mercato insufficiente: “Non sono soddisfatto. Sentivo gli altri anni che la squadra fosse migliorata, non posso dire lo stesso ora perché abbiamo perso tre giocatori e ne abbiamo presi due. Confidiamo nel recupero di Wijnaldum, mi assumo la responsabilità e non dico quello che ho detto in passato”.

Tiago Pinto e il rapporto con Josè Mourinho

Tiago Pinto ha voluto dire la sua anche in merito al rapporto con Josè Mourinho. Tante le voci su un rapporto conflittuale con lo Special One, con Pinto che però ha voluto specificare che tra i due scorre buon sangue: “Si cerca sempre il conflitto tra me e Mourinho, in realtà lavoriamo per il bene della Roma. Io e Mourinho lavoriamo per il bene della Roma”. Ma senza la Champions lo Special One andrà via? “Né io né il mister abbiamo bisogno di una pressione extra, sappiamo tutti che sia diverso giocarla e non giocarla. Facciamo i conti a fine stagione, non mi va di dire che al 100% succede una cosa se andiamo in Champions o no, ci sono tante cose in mezzo”. Al tempo l’ardua sentenza.