Cessione crediti bonus edilizi e superbonus, anche la Regione Piemonte li acquista. Si allunga la lista degli enti locali che acquistano i crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi con l’adozione della Regione Piemonte della delibera con la quale entra nel mercato della compravendita della “moneta fiscale”. Dopo la Provincia di Treviso e la Regione Sardegna – la prima che ha fatto da apripista a questa tipologia di acquisto dei crediti, la seconda che ha già deliberato l’adozione della misura nella legge Finanziaria regionale – e la conferma in arrivo per la Regione Basilicata, ultima in ordine di tempo è la Regione Piemonte a iscriversi all’elenco dei soggetti pubblici che compreranno i bonus edilizi. La finalità è quella di sbloccare la circolazione dei crediti d’imposta rimasti impigliati soprattutto nei cassetti delle banche. Ragione, quest’ultima, che non permette agli istituti bancari di procedere con nuove acquisizioni di bonus da operatori del settore che non sanno a chi cedere il credito. La Regione Piemonte dispone di una capienza fiscale messa a disposizione per l’acquisizione dei bonus stimabile in 50 milioni all’anno.
Cessione crediti bonus edilizi, anche la Regione Piemonte li acquista
Anche la Regione Piemonte si iscrive all’elenco degli enti locali che inizieranno a comprare i crediti d’imposta derivanti da ristrutturazioni finanziate dai bonus edilizi e dal superbonus 110%. Con questa decisione, l’ente locale intende andare in soccorso del sistema con l’acquisto di 50 milioni di euro all’anno di bonus da banche e da intermediari finanziari, al fine di offrire un aiuto concreto a cittadini e imprese per sperare di vendere i propri crediti. La misura è stata già inserita nella proposta di legge di Stabilità del 2023: dopo essere stata approvata dalla Giunta regionale, ora il dettato passerà all’esame del Consiglio che dovrà adottare in via definitiva il provvedimento. I bonus edilizi – scrivono in una nota il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano – hanno visto una partecipazione numerosa proprio grazie alla possibilità di realizzare i lavori senza sovraesporsi economicamente attraverso la cessione del credito a banche e intermediari finanziari che anticipano gli importi necessari ai lavori. Oggi però – si legge ancora – la possibilità di usarli ha avuto un forte arresto, perché banche e intermediari hanno acquisito un numero molto elevato di crediti e non vengono più autorizzare nuove pratiche. Questo ha reso molto più difficile accedere ai bonus. Ritenendo però i bonus una misura utile sia per il settore dell’edilizia, sia per tutto il territorio dato che incentiva interventi di natura ecosostenibile, la Regione ha deciso di intervenire acquisendo parte di questi crediti”.
Superbonus, la situazione di chi acquista
Tra le condizioni poste dalla Regione Piemonte per l’acquisto dei crediti vi è quella che i bonus provengano da interventi effettuati nel perimetro regionale e non siano oggetto di contenziosi. Per la Regione Piemonte, come si è già visto nello schema di acquisizione adottato dagli altri enti locali, l’operazione di acquisto non sortirà ulteriori spese in bilancio: infatti, i bonus acquisiti saranno oggetto di compensazione degli oneri fiscali a carico della Regione verso lo stato. Quella della Regione Piemonte è la quarta adesione nell’ambito di enti locali che entrano nel mercato della compravendita dei crediti per acquistarne e compensarli con le imposte dovute. La capienza fiscale ha fatto da incentivo per la Provincia di Treviso, la prima entrata in questo mercato con il bando di acquisizione di 14,5 milioni di crediti acquistati da due istituti bancari locali, prima della Regione Sardegna che, nella scorsa settimana, ha deliberato la volontà di acquistare crediti per 40-50 milioni di euro al mese con lo stesso iter procedurale adottato dal Piemonte. Si attende a breve anche l’ufficialità della Regione Basilicata che dovrebbe entrare nel mercato dei crediti con un potenziale mercato dei crediti che si aggira intorno ai 200 milioni di euro.