Stufa a pellet senza canna fumaria. Le basse temperature, il freddo e il gelo si fanno sentire e tanti hanno deciso di utilizzare come alternativa ai termosifoni la stufa a pellet anche se quest’anno il costo della materia prima è aumentato notevolmente. Nonostante ciò, resta conveniente rispetto al riscaldamento normale. Negli ultimi tempi, poi, è stata messa in commercio una novità: la stufa a pellet senza canna fumaria, un’innovazione sotto ogni punto di vista che starebbe riscontrando molto successo. Scopriamo insieme come funziona, quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto alla stufa a pellet tradizionale.
Stufa a pellet senza canna fumaria come funziona
La stufa a pellet senza canna fumaria si mostra come una soluzione ottimale per tutti coloro che vogliono un sistema di riscaldamento ecologico, economico ed ecosostenibile. Tale innovazione si adatta ovunque ed è comoda poiché può essere utilizzata in ogni situazione in cui non può essere installata la canna fumaria. Ma come funziona? Il sistema va a sfruttare il pellet, materiale di combustione a basso impatto ambientale, derivante dagli scarti della lavorazione del legno.
Bisogna specificare, però, che quando si parla di stufa a pellet senza canna fumaria si intende la tipologia di sistema di riscaldamento per cui è prevista l’istallazione di un tubo di diametro lungo 8 centimetri che va a fungere da fungo terminale che sporge dal muro. Quindi, il tubo è presente come nella stufa a pellet tradizionale ma avrà una dimensione diversa. Il tiraggio dei fumi di combustione, che possono raggiungere temperature di 200/300 °C, avviene attraverso una ventola elettrica.
Affinché funzioni nel migliore dei modi e senza alcun pericolo o rischio, sarà necessario posizionare il pellet in un serbatoio così da prelevarlo in automatico dalla stufa attraverso una coclea, che lo lascia cadere all’interno della camera di combustione dove raggiungerà la temperatura desiderata. Qui, vi sarà un getto d’aria che produce la fiamma, la combustione del materiale e l’intero processo che fa sì che avvenga il riscaldamento dei locali. Infine, vi è una vasca con acqua per umidificare l’ambiente, essa è parte integrante e indispensabile dell’intero sistema.
Anche la stufa senza canna fumaria produce dei fumi come le stufe tradizionali, ma la differenza sta nella consistenza. Infatti, questi sono considerati ecologici e a basso impatto ambientale rispetto alle configurazioni alternative di riscaldamento domestico. In ogni caso, è necessario seguire le linee guida per far sì che non venga infranta la normativa UNI 10683 per il rilascio dei fumi attraverso canne fumarie o condotti a parete, che prevede l’obbligo di scaricarli a tetto.
Pro e contro
Scegliere di utilizzare un sistema di riscaldamento come la stufa a pellet senza canna fumaria prevede sia dei vantaggi che degli svantaggi. Per quanto riguarda la prima categoria, tutti coloro che decideranno di usare tale prodotto avranno a che fare con un impianto più flessibile e versatile in quanto può essere posizionato in ogni parte della casa e scaldare l’ambiente con poche emissioni inquinanti e riducendo i consumi energetici. E’ poi veloce e semplice da installare, infatti, sono previste demolizioni e interventi edili minimi e quindi un abbattimento dei costi iniziali.
Per quanto riguarda gli svantaggi, sebbene siano minori rispetto ai vantaggi, ci sono. In primo luogo, bisogna sapere che la stufa a pellet senza canna fumaria non funziona qualora mancasse l’elettricità. Quindi in caso di blackout, l’ambiente non sarebbe riscaldato. Inoltre, bisogna assicurarsi di avere un buon carico di pellet così da non rimanere senza. E’ fondamentale averne, in quanto tale sistema di riscaldamento può funzionare solo ed esclusivamente per mezzo della materia prima. Infine, un’altra pecca è la pulizia che con il pellet può venire meno, nel senso che questo materiale tende a rilasciare a terra la fuliggine.