Nonostante l’inflazione, il caro bollette, i prezzi che lievitano, sembra che una voce delle spese previste per il 2023 resterà invariata: quella relativa ai viaggi e vacanze.  Il turismo rimane infatti una priorità assoluta nelle uscite personali. A confermarlo un recente studio di Tripadvisor che ha coinvolto quasi 5mila persone da sei paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Singapore, India e Australia) per capire come si evolverà il livello della domanda nei prossimi mesi. Stando ai dati raccolti dall’indagine, la voglia di viaggiare, dopo anni di restrizioni, continua a essere molto forte. Talmente forte da superare ogni remora sul risparmio. O quanto meno tale da portare a lesinare su altri settori, della serie: una giornata di shopping in meno per una notte in più in viaggio.

Le spese per i viaggi nel 2023 resteranno invariate quando non aumenteranno. La ricerca condotta da Tripadvisor

L’indagine condotta da Tripadvisor si intitola “An Economic Portrait of the Traveler” e fa luce su un aspetto fondamentale: i viaggi di piacere occupano una fetta importante del proprio budget annuale. I viaggiatori spendono infatti un dollaro su cinque (il 19 percento circa del proprio bilancio) in questo genere di attività, alla pari solo delle spese per cenare nei ristoranti o nei locali (19 percento). Più che per lo shopping (18 percento), i lavori in casa (14 percento) o l’intrattenimento come cinema, teatri, concerti e spettacoli (13 percento). Non solo: gli intervistati sembrano disposti a farsi carico dei costi più elevati che dovranno affrontare nei prossimi mesi fra biglietti e alberghi, attività e altre spese secondarie per (e pur di) continuare a muoversi: il 78 percento ha infatti pianificato di spendere le stesse cifre dello scorso anno ma, se necessario, si dice disposto a tirar fuori anche di più pur di non mortificare i propri desideri. Piuttosto che rinunciare, infatti, i viaggiatori stringeranno la cinghia su altre voci del proprio budget: tre quarti degli intervistati, infatti, si dice disposto a ridurre le spese superflue pur di non ritoccare più di tanto i propri programmi di vacanze e viaggi per il 2023. Per quanto riguarda le spese accessorie per i viaggi (ossia quelle voci che fanno parte del budget da considerare quando si pianifica uno spostamento), la stragrande maggioranza dei viaggiatori spende in abiti adeguati alla destinazione, dai costumi alle attrezzature tecniche (89 percento), in bagagli (72 percento) e in dispositivi elettronici (62 percento). E lo fa spesso, almeno due o tre volte negli ultimi tre anni, cioè ogni volta che c’è una nuova, importante partenza in vista. Non solo: per molti lo shopping a destinazione (non foss’altro per souvenir, ricordi o prodotti autoctoni di vario genere e natura) è una parte fondamentale delle spese da mettere in conto (lo pensa il 63 percento dei rispondenti): solo il 4 percento non compra nulla nel corso delle vacanze mentre per il 20 percento è addirittura la voce di spesa più elevata. Sono in particolare i cosiddetti frequent traveller (cioè coloro che pianificano tre o più viaggi nel giro dei 12 mesi) a comprare di più. Si tratta, in ogni caso, di una categoria che non solo viaggia più di frequente, ma che appunto spende di più anche per hotel o altre strutture. Il 41 percento, ad esempio, prenota stanze da oltre 200 dollari a notte, il 71 percento sopra la media dei viaggiatori cosiddetti occasionali. Anche in questo caso si conferma la volontà per entrambe le categorie di spendere di più nel corso del prossimo anno: lo farà il 53 percento dei frequent traveller rispetto al 38 percento degli occasionali. Se si è in cerca di qualche meta, poi, sempre Tripadvisor ha pubblicato come ogni anno i suoi Travelers’ Choice Awards per le migliori esperienze da fare in tutto il mondo, secondo i viaggiatori che le hanno provate e giudicate.