I Pooh, dopo l’esibizione a Sanremo 2023 di ieri sera, si sono presentati in conferenza stampa, parlando di come il loro gruppo si è evoluto nel tempo, a maggior ragione dopo la morte di Stefano. Quella di ieri sera, infatti, è stata la giusta occasione per riunirsi e tornare a cantare insieme. La band che ha segnato la storia della musica italiana, conquistando anche il Festival di Sanremo nel 1990 con il brano “Uomini Soli” ha anche presentato due nuovi appassionanti progetti: “Amici per Sempre” il concerto evento a San Siro del prossimo 6 luglio per cui sono già stati venduti oltre 20 mila biglietti e il docufilm che andrà in onda su Rai 1 dedicato alla storia della band.

I Pooh a Sanremo 2023 raccontano la reunion all’Ariston

Presenti in conferenza stampa dunque tutti gli storici membri dei Pooh infatti sono intervenuti Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia e Riccardo Fogli, che hanno risposto alle varie domande che gli sono state poste. Tanta attesa per i loro pensieri e sensazioni da un palco tanto importante, ma anche la curiosità per quanto successo nel momento di Blanco che, esibitosi dopo di loro, ha letteralmente devastato il palco del teatro Ariston distruggendo i fiori.

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Le parole di Roby Facchinetti

Oltre alla domanda sulla loro reunion e sulla motivazione di tornare a cantare insieme dopo la morte di Stefano D’Orazio, non è mancata una domanda su quanto fatto da Blanco sul palco dell’Ariston: “Non abbiamo visto cosa ha fatto Blanco, il palco di Sanremo è un palco importante. Noi abbiamo regalato i fiori alle nostre mogli, amiche e a volte alle nostre amanti”, ma poi torna serio quando spiega dove sia nato questo desiderio di ritrovarsi tutti insieme: “Noi nel 2016 siamo scesi dal palco perché stavamo vivendo un momento particolare, in cui una creatività fulgida non ci stava più percorrendo. Poi sono accadute tante cose, la morte di Stefano ci ha segnato profondamente. Il fatto di essere tornati assieme sul palcoscenico nasce da un’emozione molto più profonda e arriva dalle pulsioni quotidiane di questi sei anni. Sono sei anni che i Pooh fanno dei percorsi diversi, intendo tutti i Pooh non solo Dodi, Roby e Red. Il 20 di gennaio ci siamo ritrovati a parlare insieme ed è stata un’occasione magica, non voluta, che il cielo ci ha messo davanti.”

Il tributo a Stefano D’Orazio nel ricordo di Roby Facchinetti

Roby Facchinetti è un po’ il portavoce del gruppo e racconta a chi è nata l’idea di riportare idealmente sul palco Stefano D’Orazio, storico batterista e anche voce nel brano “Uomini Soli” che è stato proprio riproposto nella prima serata del Festival di Sanremo: “L’idea di presentare in questo modo riportando l’immagine e la voce di Stefano del 1990 facendogli cantare la sua strofa è stata un’idea geniale di Amadeus. Ci siamo commossi anche noi a sentirlo, riprendere l’inciso di Uomini Soli dopo quella commozione enorme non è stato facile. Devo dire che Stefano mi è arrivato in aiuto perché con l’inciso è vocalmente impegnativo. Cantare con la commozione non è facile, l’idea è tutta di Amadeus ed è stato il momento più bello con una standing ovation sentita del pubblico”.

Roby Facchinetti continua ricordando anche un altro storico compagno di viaggio: “C’era stato anche il tributo per Stefano, ma questo ritorno nasce dal profondo. Amadeus ci ha proposto di venire a Sanremo e nasce da quella serata dedicata a Valerio Negrini. Questo è un momento magico per la storia dei Pooh, io credo che da questo evento e da questa nostra cooperazione nasce un concerto di San Siro in cui crediamo profondamente. L’ultima volta che lo abbiamo fatto, quando non abbiamo visto solo la platea ma un muro umano alto centinaia di metri è rimasto nel nostro cuore. Da cosa bella nasce cosa bella, se San Siro sarà una cosa bella perché non continuare? Noi siamo Amici per sempre“.

Red Canzian e la voglia di tornare in tour

Riguardo alle prossime due date, Red Canzian non ha escluso la possibilità di un tour, ma oltre a questo ha parlato dell’importanza di essere a questo Sanremo: “I nostri figli hanno tenuto a fare questa cosa quanto noi e questo è bellissimo. Noi ora facciamo questo evento, non si pensa ad un disco o a un tour ma se domani ci dicono il sold out perché non farlo? Noi possiamo farne sei di tour. Ama sapeva benissimo che non eravamo più insieme, Sanremo è stata l’occasione di tante motivazioni per esserci. È bello ascoltare quello che fanno i giovani e che i giovani possano ascoltare quello che abbiamo fatto noi, non vorrei mai passare dalla parte sbagliata e disdegnare la nuova musica. La musica rappresenta il tempo che stiamo vivendo che stiamo vivendo”.

Riccardo Fogli dichiara il suo amore ai Pooh

Per ultimo ha parlato Riccardo, ringraziando sia Roby Facchinetti che Red Canzian, per averlo accolto e fatto crescere dal punto di vista musicale lanciando anche una frecciatina velata ai programmi come il GF VIP fatto di recente: “Devo dire grazie ai Pooh che ogni tanto mi riprendono per i capelli mentre affondo in qualche programma o sono in fuga dai direttori di banca. Devo dirgli grazie e sono l’uomo più felice del mondo oggi. Questo è un ricordo per Stefano D’Orazio e Valerio che ci mancano in un modo inimmaginabile, loro ci proteggono dal cielo. Fosse per me farei una tournee eterna finche vive almeno uno dei Pooh. Io ero andato al bagno ieri, non ricordavo che dovessimo tornare sul palco. Sono un ragazzo di campagna e mi dimentico tutto”.