Indennità di maternità anticipata per lavoratrici autonome: con la pubblicazione del messaggio n. 572 del 7 febbraio 2023 l’INPS ha comunicato il rilascio degli aggiornamenti procedurali per la presentazione delle domande di indennità anticipata di maternità per gravidanza a rischio delle lavoratrici autonome.
Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento a quanto viene disposto all’interno del decreto legislativo n. 105 del 30 giugno 2022, il quale dà attuazione alla direttiva UE n. 1158 del 2019 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019
Indennità di maternità anticipata per lavoratrici autonome: ecco le istruzioni dell’INPS su come presentare la domanda online in caso di gravidanza a rischio
Al fine di migliorare la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata per i genitori e i prestatori di assistenza, di conseguire la condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne e, dunque, di raggiungere la parità di genere sia in ambito lavorativo che nell’ambiente familiare, la normativa sopra citata ha introdotto alcune novità in merito alle seguenti tematiche:
- la maternità;
- la paternità;
- il congedo parentale.
In precedenza, dunque, con la circolare n. 122 del 2022 l’INPS ha introdotto la possibilità di beneficiare della c.d. indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio per le lavoratrici autonome.
Questo contributo deve essere regolarizzato in un momento successivo, attraverso la presentazione di un’apposita domanda online all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Questa domanda, in particolare, deve essere presentata per i periodi di maternità anticipata per gravidanza a rischio successivi alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 105 del 2022, ovvero a partire dal 13 agosto 2022.
Le modalità per l’invio della domanda online per l’indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio per le lavoratrici autonome, aggiornate con la pubblicazione della presente circolare, la quale ha introdotta le novità a seguire, sono:
- il sito web dell’INPS, previa autenticazione alla propria area riservata mediante la fornitura delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale, almeno di 2° livello), CIE (Carta di Identità Elettronica 3.0) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- il Contact Center Integrato, telefonando al numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure al numero 06 164 164 (da rete mobile, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- gli Istituti di Patronato e gli intermediari dell’Istituto, mediante i servizi gratuiti che vengono offerti dagli stessi.
Nello specifico, per poter acquisire le domande di indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio per le lavoratrici autonome, bisogna effettuare i seguenti passaggi:
- recarsi sul sito web dell’INPS;
- autenticarsi con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS;
- accedere al servizio “Congedo parentale, maternità e paternità – Domanda”;
- selezionare la voce di menu “Acquisizione domanda”;
- selezionare “Congedo di maternità/paternità”;
- cliccare su “Autonomi”;
- spuntare, nella pagina “Dichiaro”, l’opzione “di voler richiedere l’indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio”.
Dopo aver effettuato i seguenti passaggi, al fine di trasmettere le domande è richiesto, invece, l’inserimento dei seguenti dati, ovvero:
- della data presunta del parto;
- eventualmente, della data di interruzione di gravidanza.
Nella procedura non è più previsto l’invio all’INPS del certificato di gravidanza, il quale viene trasmesso in maniera telematica direttamente dal medico del Servizio sanitario nazionale.
Questo cambiamento fa sì che, nella fase di compilazione, precedente alla trasmissione, la lavoratrice possa importare i dati del certificato inviato dal medico all’Istituto. In caso di suo mancato trasferimento, invece, basterà indicare la data presunta individuata dal medico stesso.
Dopo l’invio della domanda, l’interessata riceverà dall’INPS una ricevuta con numero di protocollo e riepilogo dei dati acquisiti. L’istanza potrà essere consultata ed, eventualmente, annullata, accedendo alle rispettive voci presenti sul menu: “Consultazione domande” e “Annullamento domande”.