Contributi pescatori autonomi: con la pubblicazione della circolare n. 16 del 7 febbraio 2023 l’INPS ha comunicato quali sono le aliquote contributive vigenti per l’anno 2023 per i lavoratori autonomi che svolgono attività di pesca.

Con la suddetta circolare INPS, in particolare, che è stata redatta dalla Direzione Centrate Entrate, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha illustrato anche quali sono le modalità e i termini per il versamento della contribuzione in oggetto.

Contributi pescatori autonomi, aliquota contributiva per l’anno 2023, modalità e termini per il versamento della contribuzione: la circolare INPS

Per quanto riguarda i contributi per i pescatori autonomi, l’INPS ha pubblicato un’apposita circolare con il fine di specificare le regole e le novità sui seguenti temi:

  • l’adeguamento delle retribuzioni convenzionali;
  • l’aliquota contributiva dovuta al FPLD (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti);
  • lo sgravio contributivo, previsto dall’art. 6 del decreto legge n. 457 del 30 dicembre 1997, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 30 del 27 febbraio 1998;
  • la riscossione del contributo di maternità;
  • le modalità di versamento del contributo pescatori autonomi.

In merito all’adeguamento delle retribuzioni convenzionali, la legge n. 250 del 13 marzo 1958 stabilisce che il contributo mensile dovuto all’INPS dai lavoratori autonomi che svolgono attività di pesca è soggetto ad un adeguamento annuale.

Questo adeguamento, in particolare, viene calcolato in base alla misura del salario convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa.

Per quanto riguarda i periodi compresi tra il mese di gennaio 2021 e dicembre 2021 ed il mese di gennaio 2022 e dicembre 2022, l’ISTAT ha comunicato una variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, pari all’8,1%.

Perciò, tenuto conto di questa variazione percentuale, ecco qual è la misura della retribuzione convenzionale dei pescatori autonomi per l’anno 2023:

  • la misura giornaliera è pari a 29,98 euro;
  • la misura mensile (25 gg) è pari a 750 euro.

Su quest’ultima misura, in particolare, dovranno essere calcolati i contributi dovuti dai pescatori autonomi per quanto riguarda il 2023.

In merito all’aliquota contributiva dovuta al FPLD, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale del 21 febbraio 1996:

“I pescatori autonomi sono soggetti all’aumento di 4,29 punti percentuali.

Tale incremento è stato applicato gradualmente in ragione di 0,50% ogni due anni a partire dal 1° gennaio 1997, con ultimo aumento di 0,29% dal 1° gennaio 2013.

Conseguentemente, a decorrere dal 1° gennaio 2014 e per l’anno 2023 nei confronti dei pescatori l’aliquota contributiva resta ferma nella misura del 14,90%“.

Perciò, conoscendo ora sia la retribuzione mensile da prendere come riferimento, che l’aliquota contributiva da applicarci sopra, l’INPS ha comunicato qual è il contributo mensile dovuto dai pescatori autonomi per l’anno 2023, ovvero 111,76 euro.

Per alcune tipologie di imprese, però, è previsto uno sgravio contributivo del 44,32%, il quale porta a dover pagare un contributo mensile pari a 63,23 euro.

Questo beneficio viene concesso, secondo quanto è stato comunicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a:

  • le imprese che esercitano la pesca costiera;
  • le imprese che esercitano la pesca nelle acque interne e lagunari.

Inoltre, con la circolare n. 130 del 16 settembre 2013 l’INPS ha comunicato l’estensione del diritto all’indennità di maternità alle pescatrici autonome della piccola pesca e delle acque interne, le quali possono beneficiare del versamento di un contributo pari all’importo mensile di 0,62 euro.

Le modalità di versamento del contributo, infine, sono le stesse e prevedono che questo debba essere effettuato entro il giorno 16 di ogni mese.

L’INPS comunicherà agli assicurati tutti i dati utili al fine di consentire ai pescatori autonomi di versare in maniera corretta la contribuzione per l’anno 2023.