Viviamo in un’epoca dove l’aspetto esteriore è più importante di quello interiore, dove siamo in continua competizione con gli altri e cerchiamo di raggiungere standard di bellezza irraggiungibili. I social media, purtroppo, hanno causato maggiormente la probabilità di sviluppare i disturbi del comportamento alimentare poiché sono pieni di foto e video di ragazze/i che apparentemente sembrano perfetti. Andiamo a vedere in seguito cos’è e i vari tipi di disturbi alimentari e il loro rapporto con i social media.
Cos’è il DCA?
I Disturbi del Comportamento Alimentare o DCA riguardano le alterazioni delle abitudini alimentari e la costante ossessione per il peso corporeo. Essi danneggiano la salute fisica e il funzionamento sociale dell’individuo. Le persone affette da DCA, infatti, non hanno un buon rapporto con il proprio corpo, vedendosi di dimensioni più grandi rispetto alla realtà. Ci sono vari tipi di disturbi alimentari ma i più diffusi sono l’anoressia nervosa, la bulimia e il binge eating disorder.
L’anoressia nervosa
L’anoressia nervosa è il più conosciuto tra i disturbi del comportamento alimentare. Le persone affette provano a mantenere il proprio peso corporeo il più basso possibile attraverso una dieta ristretta, inducendosi il vomito e praticando un’intensa attività fisica.
La bulimia
La bulimia si caratterizza per la presenza di abbuffate seguite da induzione del vomito, utilizzo di lassativi, eccessiva attività fisica o digiuno. Il vomito serve a ridurre la sensazione di sazietà, ma anche a limitare gli effetti dell’eccessiva introduzione di calorie nel corpo.
Il binge eating disorder
Il binge eating disorder in italiano è tradotto con disturbo da alimentazione incontrollata. Esso si caratterizza per la presenza di abbuffate che però, a differenza della bulimia, non sono seguite da comportamenti come il vomito. Il binge eating disorder determina un rilevante aumento di peso che porta spesso a obesità grave con complicazioni importanti sulla salute.
Qual è il rapporto tra disturbi alimentari e social media?
Negli ultimi anni i social media stanno spopolando: Instagram, Facebook, Tik Tok sono, nella maggior parte dei casi, utilizzate come vetrine in cui esporre la propria fisicità, la maggior parte delle volte ritoccata da filtri, creando un modello di bellezza inaccessibile. Essi, infatti, influenzano negativamente l’immagine corporea delle ragazze che cercano di avvicinarsi a tutti i costi a una bellezza fisica che in realtà non esiste spingendole ad avere un’immagine negativa nel confronti del proprio corpo causando i disturbi del comportamento alimentare, appunto. Modificare i propri connotati o le forme fisiche anche solo per divertimento, porta a lungo andare ad avere delle conseguenze: ansia, depressione, il voler sembrare sempre perfetti. etc.
Maggiore responsabilità ce l’hanno, in questo caso, gli Influencer, veri e propri ‘idoli’ degli adolescenti di oggi, che influiscono molto sui comportamenti e sulle scelte del loro pubblico. Essi, proprio perché ‘influenzano’ il proprio pubblico, invece di usare i filtri, mostrare uno stile di vita perfetto, un corpo perfetto, dovrebbero mandare il messaggio della perfezione che non esiste, che la bellezza vera è quella senza filtri; dovrebbero mostrarsi con i loro difetti e far capire, sopratutto agli adolescenti, che tutti hanno delle insicurezze sul proprio corpo.
La legge Nofilter in Norvegia
La Norvegia l’11 giugno ha vietato l’uso di filtri e app per ritoccare il proprio corpo. Con questa disposizione influencer e celebrities norvegesi non potranno più ritoccare le foto pubblicitarie postate sui loro social a meno che non sia chiaramente contrassegnata l’alterazione. L’obiettivo è quello di combattere i contenuti che «giocano sull’insicurezza sociale, la cattiva coscienza, la bassa autostima o contribuiscono alla pressione sul corpo». La ministra norvegese Erna Solberg sottolinea: “Si spera che la misura dia un contributo utile e significativo per arginare l’impatto negativo che tale pubblicità ha in particolare sui bambini e sui giovani” Questa legge tiene conto di come la continua (sovra)esposizione, soprattutto dei giovani, a canoni di bellezza irraggiungibili è la causa principale di un rapporto conflittuale con il proprio corpo.
Flavia Buscaino