Un titolo apparso oggi su La Stampa ha fatto infuriare il Giovanbattista Fazzolari. A pagina 6 del quotidiano si legge: “Il piano di Fazzolari per i giovani, ‘insegniamo a sparare nelle scuole’”. Esso si riferisce ad un presunto colloquio avvenuto ieri a palazzo Chigi tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e il generale Franco Federici, consigliere militare della premier. Stando all’articolo in questione, Fazzolari vorrebbe “fare un tavolo per un progetto di insegnamento del tiro a segno a scuola”.
Fazzolari e tiro a segno a scuola: “L’articolo è ridicolo e infondato”
Il factotum appassionato di armi ha smentito subito l’articolo apparso su La Stampa:
L’articolo apparso oggi sul quotidiano La Stampa nel quale si sostiene che io vorrei ‘insegnare a sparare nelle scuole’ è ridicolo e infondato. La chiacchierata tra me e il generale Federici verteva su tutt’altro. La necessità di fornire maggiori risorse per l’addestramento di Forze armate e Forze di polizia e oltre a ciò l’ipotesi di prevedere un canale privilegiato di assunzione in questi corpi dello Stato per gli atleti di discipline sportive reputate attinenti, anche se non olimpiche, quali paracadutismo, alpinismo e discipline di tiro.
Il direttore del quotidiano, Massimo Giannini, ha tuttavia replicato alla smentita affermando l’articolo è veritiero e inattaccabile e di “fonte sicura al cento per cento”. E ha aggiunto:
La illogicità della ‘smentita’ del sottosegretario è nelle cose: cita le forze armate, che si esercitano da sempre nei poligoni, e poi l’alpinismo e il paracadutismo, che con carabine e pistole non c’entrano nulla. Quella che c’entra, con ogni evidenza, è invece la nota e antica passione di Fazzolari per le armi. Così forte, da volerla insegnare anche agli studenti in classe, tra le pedagogiche ‘umiliazioni’ auspicate dal ministro dell’Istruzione e le salvifiche lezioni sul ‘Dante di destra’ volute dal ministro della Cultura.
Da fonti vicino al governo si è appreso che Fazzolari avrebbe intenzione di sporgere querela contro il quotidiano torinese.
Le reazioni dell’opposizione
Dopo la pubblicazione di questo articolo sono insorte le reazioni delle varie fazioni politiche dell’opposizione. Per Matteo Richetti di Azione “la vera emergenza è smettere di sparare stupidaggini perché la legislatura è ancora lunga”. Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana parla invece di una proposta “singolare e allucinante”.
Anche il leader leghista Matteo Salvini ha criticato l’idea di insegnare a sparare a scuola:
Con tutto l’amore e il sostegno al tiro sportivo, ai poligoni, alla passione, allo sport e al business, io sto lavorando da ministro per portare l’educazione stradale nelle scuole perché 3.000 morti all’anno sulle strade sono troppi. Più che sparare porterei nelle classi l’educazione stradale, lascerei perdere l’educazione al tiro.