Migranti, lettera contro sistema asilo. “Il sistema di asilo è rotto”. I governi di Danimarca, Lituania, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Grecia, Malta e Austria mettono nero su bianco la richiesta di un cambiamento radicale nella gestione dei flussi migratori. Indirizzata ai presidenti di Commissione e Consiglio europei, la lettera punta il dito contro l’attuale sistema, perché “avvantaggia soprattutto i cinici trafficanti di esseri umani che approfittano della sfortuna di donne, uomini e bambini”. Gli 8 paesi propongono quindi un nuovo approccio: “Invitiamo la Commissione a presentare un approccio europeo completo per tutte le rotte migratorie”, si legge ancora, e questo “dovrebbe mirare ad affrontare i fattori di attrazione, anche attraverso i necessari adeguamenti giuridici e tecnici”.
Migranti, sbarchi aumentati nei primi mesi del 2022
Tanti, troppi, quelli che perdono la vita in mare o alle frontiere esterne dell’Europa. Solo ieri sono sbarcate oltre 500 persone tra Messina e Pozzallo, in Sicilia, molte di loro in precarie condizioni di salute a causa della traversata. Secondo i dati diffusi dal Viminale, sono stati oltre 100 mila i migranti sbarcati in Italia nel 2022, contro i 67.034 del 2021. Numeri che crescono in tutti i paesi che occupano i confini del continente europeo, e che contribuiscono a costruire un muro invisibile tra i 27.
Un “muro” separa i 27
Un muro tra chi vorrebbe, come l’Italia, la riforma del sistema di asilo e chi, come i paesi della rotta balcanica, vorrebbe invece il finanziamento di una barriera fisica. Redistribuzione contro muri, è il tema che accende il dibattito politico a Bruxelles alla vigilia del Consiglio straordinario, previsto per il 9 febbraio. Il rischio è che il vertice – a cui peraltro è stato invitato anche il presidente ucraino Zelensky- si trasformi in un tutti contro tutti, non solo sui migranti ma anche sull’altro dossier spinoso sul tavolo: quello degli aiuti di stato.