Fastweb down oggi in tutta Italia. Secondo il sito specializzato Down Detector, sarebbero a centinaia le segnalazioni di malfunzionamento degli utenti, a partire dalle 10.30 circa di questa mattina, martedì 7 febbraio. I disservizi riguarderebbero principalmente la linea fissa e solo in piccola percentuale quella mobile. Anche su Twitter sono diversi gli utenti che lamentano la mancanza di connessione.

La nota di Fastweb

In merito alle notizie circolate oggi circa un down sulla rete fissa di Fastweb, la società chiarisce che si è trattato di un disservizio causato da un guasto tecnico sulla rete di un fornitore, limitato a poche migliaia di clienti e completamente rientrato nel giro di 1 ora.

Fastweb down oggi. Domenica era stata la volta di Tim

Se oggi è toccato a Fastweb, domenica scorsa era stata la volta della rete Telecom: per ore gli utenti Tim avevano segnalato disservizi, in tutta Italia, anche se i disagi maggiori si erano registrati nelle città principali, Roma, Milano, Torino, Napoli e Bari, tra le tante. La situazione era poi rientrata solo nel pomeriggio, quando l’operatore aveva diffuso una nota in cui spiegava la natura dei problemi riscontrati dagli utenti. “Con riferimento al disservizio che si è verificato oggi, Tim comunica che il problema è rientrato e il servizio si è stabilizzato alle ore 16.55. Dalle verifiche effettuate, il problema ha riguardato il flusso dati su rete internazionale che ha generato un impatto anche in Italia. L’azienda si scusa con i propri clienti per il disagio arrecato”, era stata la spiegazione.

Un problema non legato, quindi, come si era ipotizzato, all’attaco hacker che il 5 febbraio scorso ha colpito anche l’Italia, probabilmente opera di gruppi criminali informatici, mettendo sottosopra alcuni dei più protetti e inviolabili servizi web nazionali e non, per un totale di 1.682 server infranti, di cui solo 19 in Italia, tra i Paesi meno colpiti. Secondo quanto emerso dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), l’aggressione informatica era in corso da giorni – addirittura da febbraio 2021 – quando è esplosa mediaticamente. Sulla vicenda è intervenuto direttamente il governo, che in una nota ufficiale di Palazzo Chigi ha fatto sapere: “In merito all’attacco hacker verificatosi su scala mondiale, la riunione tenuta stamane a Palazzo Chigi, coordinata dal Sottosegretario con la delega alla Cybersecurity Alfredo Mantovano, ha consentito di capire che quanto accaduto, pur gravissimo, non ha causato danni all’Italia: nel nostro Paese nessuna istituzione dello Stato né alcuna azienda che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita”.

Se volessimo fare un’analogia, è accaduto, scrive il Governo, come se a febbraio 2021 un virus particolarmente aggressivo avesse iniziato a circolare, le autorità sanitarie avessero sollecitato le persone fragili a una opportuna prevenzione, e a distanza di tempo fossero emersi i danni alla salute per chi a quella prevenzione non avesse ottemperato”. Sembra infatti che l’ACN avesse già diramato un avviso per allertare tutti i soggetti sensibili e spingerli a prendere le dovute precauzioni. Tra i server italiani colpiti ce ne sarebbe anche uno di Fastweb Networks, con sede in Basilicata.

Il caso delle mail Libero e Virgilio

Ancora prima della Telecom, pesanti disservizi avevano riguardato la posta elettronica di Libero e Virgilio, con milioni di utenti in tutta Italia impossibilitati ad usare i propri indirizzi mail per diversi giorni. “Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo”. Tuttavia, a quanto pare, “un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni. Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati”, era stata la spiegazione. I due portali sono poi tornati progressivamente alla normale operatività, dopo quasi una settimana di down.