CdP vara il suo green bond. Cassa Depositi e Prestiti torna sul mercato delle emissioni Esg lanciando con successo la sua prima emissione obbligazionaria green, per un ammontare complessivo pari a 500 milioni di euro, con scadenza a 6 anni e riservata a investitori istituzionali.
CdP e il green bond attraggono… sei volte tanto
Il Green Bond ha registrato un forte interesse da parte dei mercati finanziari: la domanda, pari a oltre 2,6 miliardi di euro, è stata infatti superiore di 5 volte l’offerta con ordini provenienti da più di 130 investitori. La partecipazione dall’estero è stata significativa e pari all’80%, con una forte presenza di investitori Esg. Questa emissione conferma il ruolo primario di Cdp quale emittente nell’ambito della finanza sostenibile e amplia ulteriormente gli strumenti di raccolta Esg offerti al mercato, facendo seguito alle otto emissioni già lanciate dal 2017 in formato Social e Sustainability a valere sul “Cdp Green, Social and Sustainability Bond Framework”. Con quella odierna, infatti, salgono a nove le emissioni Esg collocate sul mercato negli ultimi sei anni, per un totale di sei miliardi di euro.
Il green bond spinge CdP verso la sostenibilità
Con questa operazione Cdp accelera inoltre il suo impegno per la sostenibilità: i proventi saranno infatti destinati a sostenere iniziative green con impatti positivi in termini ambientali. In particolare, Cdp allocherà i proventi di questo Green Bond a finanziamenti rivolti prevalentemente a investimenti infrastrutturali nei settori delle energie rinnovabili, dell’efficientamento energetico e idrico e della mobilità sostenibile. Il bond ha ottenuto dall’agenzia ISS Corporate Solutions una ‘Second Party Opinion’, che fornisce agli emittenti di obbligazioni sostenibili una valutazione indipendente sul rispetto dei requisiti sociali e ambientali dei propri bond.
Scadenza, febbraio 2029
Il Green Bond di CdP – emesso ai sensi del Debt Issuance Programme (DIP), il programma di emissioni a medio-lungo termine di Cdp dell’ammontare di 15 miliardi di euro riservato ad investitori istituzionali – ha un valore nominale di 500 milioni di euro, una cedola annua lorda pari a 3,875% e scadenza a febbraio 2029. Il rating a medio-lungo termine dei titoli, per i quali è stata fatta domanda di ammissione alle negoziazioni presso la Borsa di Dublino, è atteso pari a BBB per S&P, BBB per Fitch e BBB+ per Scope. BofA Securities, Crédit Agricole CIB, Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), Mediobanca, MPS Capital Services, UniCredit hanno agito in qualità di Joint Lead Managers e Joint Bookrunners dell’operazione.