Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza: il documento a cura del Ministero della Salute, riguardante il PNCAR relativo agli anni 2022-2025, è stato approvata in Conferenza Stato-Regioni nella seduta che si è tenuta lo scorso 26 settembre 2022, in via informale, e, formalmente, il 30 novembre 2022.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere le strategie e gli obiettivi che sono stati definiti dal Ministero.

Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025: strategie, obiettivi e interventi di prevenzione e controllo

Il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025, approvato in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 30 novembre 2022, tratta, per l’appunto, l’Antibiotico-Resistenza (ABR), ossia il fattore di maggior rilievo per quanto riguarda la resistenza agli antimicrobici (AMR).

In particolare, l’ABR è un fenomeno che nasce in maniera spontanea all’interno dei microrganismi, quale forma di adattamento all’ambiente, quando questi ultimi risultano essere in grado di cambiare e di acquisire la capacità di resistere a delle molecole che, potenzialmente, sono in grado di ucciderli oppure di arrestare la loro crescita.

Il documento in questione, dunque, ha l’obiettivo di garantire l’efficacia degli antibiotici e le tutela della salute delle persone, degli animali e dell’ambiente, anche a causa del cattivo uso che se ne fa in ambito umano, veterinario e zootecnico.

Per fare questo, però, il Ministero della Salute ribadisce che è necessaria la collaborazione ed il coinvolgimento di tutti i diversi attori in tutti i settori.

Il “Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025”, che fa seguito al precedente PNCAR 2017-2020, successivamente prorogato fino al mese di dicembre 2021, nasce con lo scopo di fornire le linee strategiche e le indicazioni operative per affrontare al meglio l’emergenza dell’ABR negli anni a venire.

Il Piano è stato predisposto da un Gruppo di lavoro, istituito nel 2015 presso la Direzione Generale della prevenzione sanitaria, in collaborazione con le Direzione Generali del Ministero della Salute e di altri Istituti e Ministeri competenti, e promette di superare le criticità che erano state evidenziate nel documento precedente.

La strategia nazionale che è stata definita per il contrasto all’Antibiotico-Resistenza si articola in 4 aree distinte:

  • la formazione;
  • l’informazione, la comunicazione e la trasparenza;
  • la ricerca, l’innovazione e la bioetica;
  • la cooperazione nazionale ed internazionale.

Queste linee strategiche prevedono la volontà di dedicarsi ai seguenti interventi di prevenzione e controllo dell’antibiotico-resistenza nel settore umano, animale e ambientale, suddivisi in 3 pilastri:

  1. la sorveglianza e il monitoraggio integrato dell’ABR, dell’utilizzo di antibiotici, delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e monitoraggio ambientale;
  2. la prevenzione delle ICA in ambito ospedaliero e comunitario e delle malattie infettive e zoonosi;
  3. l’uso appropriato degli antibiotici sia in ambito umano che veterinario e la corretta gestione e smaltimento degli antibiotici e dei materiali contaminati.

Infine, la strategia nazionale di contrasto all’ABR delinea anche quelli che sono i 6 obiettivi generali che è necessario raggiungere per ridurre l’incidenza e l’impatto delle infezioni resistenti agli antibiotici. Nello specifico, ecco quali sono:

  1. rafforzare la prevenzione e la sorveglianza delle ICA in ambito ospedaliero e comunitario;
  2. rafforzare l’approccio One Health, anche mediante lo sviluppo di una sorveglianza nazionale coordinata dell’ABR e dell’uso di antibiotici, e prevenire la diffusione della ABR nell’ambiente;
  3. promuovere l’uso appropriato degli antibiotici e ridurre la frequenza delle infezioni causate da microrganismi resistenti in ambito umano e animale;
  4. promuovere l’innovazione e la ricerca nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della terapia per quanto riguarda le infezioni resistenti agli antibiotici;
  5. rafforzare la cooperazione nazionale e la partecipazione dell’Italia alle iniziative internazionali nel contrasto all’ABR. 
  6. migliorare la consapevolezza della popolazione e promuovere la formazione degli operatori sanitari e ambientali in merito al contrasto all’Antibiotico-Resistenza.

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