Ad Hong Kong è iniziato il più grande processo contro gli attivisti democratici. Politici esperti e leader veterani. Accademici, sindacalisti, attivisti. Hanno età e idee politiche differenti, ma uno stesso obiettivo in comune: una Hong Kong democratica. Nel Porto Profumato si sta svolgendo il più grande processo di sicurezza nazionale: circa 47 persone accusate di “sovversione” ai sensi della legge del 2020, per aver tenuto elezioni primarie non ufficiali nel luglio di tre anni fa che i pubblici ministeri hanno definito un “piano massiccio e ben organizzato per sovvertire il governo di Hong Kong”.
Hong Kong processo attivisti democratici, cosa succede
Vengono chiamati gli “Hong Kong 47”, il gruppo pro-democrazia che ora rischia condanne che potranno sfociare anche nell’ergastolo. Tra questi, ci sono importanti attivisti pro-democrazia come Joshua Wong e Benni Tai. Lunghe file di persone sono state viste di fronte al tribunale dei magistrati di West Kowloon, lunedì, dove si sta svolgendo l’udienza.
Da quando Pechino ha imposto la drammatica legge di sicurezza nazionale, nel giugno del 2020 – legge che criminalizza atti vagamente chiamati di “secessione, sovversione, terrorismo e collusione con forze straniere”, tutti punibili con l’ergastolo – questo è il più grande processo legale sulla sicurezza nazionale di Hong Kong.
Nel gennaio del 2021, in un raid all’alba, i 47 sono stati arrestati in massa. Da quel momento, molti sono in custodia cautelare o in carcere. Quindici di loro sono stati liberati su cauzione. In base al sistema di common law, è raro che la libertà non venga concessa su cauzione. Per i reati che attengono alla sicurezza nazionale, però, la libertà su cauzione non può essere concessa, a meno che il tribunale non sia convinto che “non continueranno a commettere atti che mettono in pericolo la sicurezza nazionale”.
Hong Kong 47, chi sono
Tra i 47 ci sono importanti attivisti pro-democrazia, che vanno dai democratici moderati ai localisti radicali, e che sostengono l’indipendenza di Hong Kong dalla Cina continentale.
Tra loro, ricordiamo: Joshua Wong, 26 anni, che è stato incarcerato tre volte per il suo ruolo nelle proteste del 2019 e per una veglia a lume di candela vietata; Benni Tai, 58 anni, ex professore di ruolo presso l’Università di Hong Kong e co-fondatore del movimento Occupy Central nel 2014; l’ex giornalista Gwyneth Ho, 32 anni, che ha coperto l’attacco di Yuen Long ai manifestanti del 2019 e l’ex deputata Claudia Mo, 66 anni.