Penalizzazione Genoa e Reggina. Contestato ai due club di Serie B il mancato pagamento dei contributi, ora rischiano due punti di penalizzazione in classifica. I grifoni e gli amaranto sono in piena corsa promozione per salire in Serie A occupando rispettivamente la seconda e la terza posizione nella graduatoria comandata dal Frosinone di Fabio Grosso.

L’indagine della Procura della FIGC

La penalizzazione di Genoa e Reggina potrebbe arrivare in pochi giorni. Sui rossoblu era già in corso una inchiesta da parte della Procura della Federazione Italiana Giuoco Calcio per illeciti amministrativi, alla squadra ligure infatti è imputato il mancato pagamento Irpef per circa 2,7 milioni di euro. Il caso potrebbe coinvolgere anche la società calabrese come spiega Nicola Binda della Gazzetta dello Sport.

Al club di Reggio Calabria sarebbe imputato il mancato pagamento di alcuni contributi e rischierebbe una penalizzazione di due punti. Quest’ultimo però sarebbe un caso molto particolare. E’ in corso un concordato per i debiti pregressi e quindi, in base a una legge dello Stato, la società dovrebbe aver diritto a non rispettare le scadenze federali. Cosa che ovviamente non sta bene alla Covisoc. Quindi è una vicenda tutta da chiarire” ha raccontato il cronista del quotidiano sportivo ospite al canale Rosanero Web&Tv.

Materia scivolosa e complicata. I casi non sono uguali. Il Genoa ha approfittato della legge dello stato varata a dicembre che consentiva di fare una rateizzazione di 5 anni col fisco per i pagamenti. Il Genoa ha aderito a questo emendamento come “Genoa image”: società a cui ha ceduto il marchio. E questa società doveva accollarsi il debito con il fisco. Debiti che però dovrebbe tenere solo la casa madre. I rossoblu hanno avuto venti giorni di tempo e questa settimana dovrebbe arrivare il potenziale deferimento a cui si potrebbe aggiungere la sanzione di almeno due punti” ha spiegato Binda.

La Reggina invece ha una situazione diversa da dover affrontare. “Dopo il passaggio di proprietà a Macello Cardona, gli amaranto si sono trovati una marea di debiti per cui hanno fatto un concordato col tribunale. Pagamenti poi sospesi per trovare un accordo. La Reggina forte di questo concordato non avrebbe però rispettato la scadenza dei contributi da pagare a dicembre. La società si sente serena per la legge dello stato, ma se avesse ragione la Federcalcio ci sarebbero almeno due punti di penalizzazione. Il confine tra Legge dello stato e del Calcio è complicato e i tempi potrebbero protrarsi per mesi con ricorsi su ricorsi” ha concluso Binda.

Il comunicato della Reggina

La Reggina 1914 conferma l’impegno che ha preso con la Figc, con la città e con i tifosi, un impegno di trasparenza e rigore gestionale. Un impegno che viene confermato in modo concreto anche dalla nostra richiesta, già recepita dal Tribunale di Reggio Calabria, di un piano di ristrutturazione che riguarda i debiti pregressi. Debiti che la nuova proprietà ha deciso di affrontare e di accollarsi per dare continuità alla Società.


E’ questo il nostro impegno e lo confermiamo anche per il futuro. Lo ribadiamo anche qui, in modo chiaro.
Solo la ristrutturazione del debito, la sua omologazione, potrà consentire la definizione, una volta per tutte, delle posizioni debitorie e chiudere finalmente con il passato. In base alle scadenze indicate dal Tribunale, sottoporremo il piano entro la fine del mese di aprile, inevitabilmente oltre la data delle scadenze federali.


Viviamo, pertanto, una particolare situazione che si è venuta a creare nel sovrapporsi di scadenze federali con l’iter del piano di ristrutturazione del debito già avviato lo scorso dicembre. Siamo confidenti che il piano sarà rapidamente omologato, così il capitolo dei debiti pregressi sarà definitivamente chiuso per poterci concentrare esclusivamente sullo sviluppo del nostro progetto sportivo e sociale, con il consueto forte impegno da parte della proprietà, degli amministratori e di tutto il Club.