Elon Musk fa parlare di sé. Anche in Italia. Il miliardario ha fatto discutere, fin dal giorno zero, per le bizzarre modalità gestionali di Twitter. L’ingresso ai vertici della piattaforma è stato annunciato con un tweet “l’uccellino è libero” e, prima ancora, con la bio del suo canale che era stata modificata in Chief Twit. Oggi non c’è più, l’ha eliminata. Agli annunci online Musk ha affiancato quelli offline e, quindi, una stravagante irruzione negli uffici di Twitter i cui cancelli sono stati varcati con un lavandino in mano. Un acquisto chiacchierato, di cui si parlava da mesi, costato al magnate sudafricano circa 44 miliardi di dollari. Parecchie altre bizzarrie si sono susseguite nelle settimane successive: prima la proposta di mettere la spunta blu a pagamento (8 dollari al mese per circoscriverla ad una sorta di elite del Twitter) poi il sondaggio con il quale si chiedeva un parere circa la possibile riammissione su Twitter di Donald Trump (poi riammesso).

E ancora i licenziamenti in pompa magna, il trattamento ostile verso i dipendenti obbligati – tra le altre cose – allo smartworking in controtendenza con quanto si era fatto prima del suo arrivo – e le uscite drammatiche in grande stile come: “O la gloria o la bancarotta”. Ma ad un certo punto Musk deve aver capito che non c’è grande margine di guadagno su Twitter e, ben presto, si è iniziato a parlare di una possibile vendita prematura. L’ipotesi è stata gestita a modo suo ed ha, nuovamente, consultato il popolo di Twitter con un sondaggio. Il quale lo ha invitato a cedere il passo: “Troverà un altro folle al mio posto” è stata la promessa del proprietario – tra le altre cose – di Tesla. Ma intanto Elon Musk continua ad usare Twitter a suo piacimento. Come si evince dalla sua ultima bravata.

Elon Musk vende in Italia con Twitter: offerto servizio internet

Elon Musk guarda all’Italia e si rivolge ad essa per mezzo di un tweet nel quale annuncia l’attivazione del servizio Internet Starlink nel nostro Paese: “Disponibile in Italia!” recita la caption. Il tweet è accompagnato da una card (tutto in lingua italiana) in cui Musk parla di un servizio internet: “Ad alta velocità” anche nelle “Regioni più rurali ed isolate del mondo”. E ancora sul servizio: “Eccellente per streaming in 4K, videochiamate e giochi online”. Ben messo in evidenzia anche il prezzo di tale servizio: “50 euro al mese e 540 euro per l’hardware”.

Che cos’è Starlink

Starlink è una costellazione di satelliti, attualmente in costruzione, portata avanti dall’azienda aerospaziale SpaceX. Azienda di proprietà, sorpresa, di Elon Musk. L’obiettivo dichiarato da Starlink è quello di garantire l’accesso a internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza. Per il 2025 SpaceX prevede 40 milioni di abbonati, generando un fatturato di 30 miliardi di dollari (750 dollari l’anno per abbonamento). Il costo di sviluppo e implementazione del sistema è stimato in 10 miliardi di dollari. Ma, vista la non economicità del servizio – come si evince, appunto, dal tweet di Elon Musk – è difficile immaginare una grande platea pronta ad usufruirne. L’impressione è che possa trattarsi di un servizio elitario, che guarda come target ai ricchi del mondo, il che appare il leggera contraddizione con il proposito di connettere tutti ad internet anche chi è marginalizzato geograficamente poiché collocato in una zona rurale.

Uso commerciale di Twitter

Insomma, Elon Musk è pronto a fare un passo indietro e vendere Twitter. Ma, nel frattempo, pare altrettanto pronto a sfruttarne la portata e le possibilità. E lo fa promuovendo un suo servizio. Il tweet, infatti, include anche un link di rimando ad un form di ordinazione di Starklink.