Si è svolta stamattina a Palazzo Chigi una riunione per discutere gli ultimi aggiornamenti in merito all’attacco hacker che ieri ha colpito i sistemi informatici di tutto il mondo, Italia compresa. Il vertice è stato coordinato dal sottosegretario con la delega alla Cybersecurity Alfredo Mantovano, alla presenza del direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) Roberto Baldoni e della direttrice dei servizi segreti Elisabetta Belloni. Tutti i lavori sono inoltre presieduti dalla Polizia Postale.

L’incontro è servito a verificare che nessuna istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale sia stata colpita

Estratto della nota di Palazzo Chigi

Attacco hacker in Italia, il Copasir: “Lavoro di squadra aumenta resilienza”

Attacco hacker in Italia, le prossime mosse del governo. La nota di Palazzo Chigi chiarisce che l’aggressione informatica aveva manifestato i primi segnali il 3 febbraio scorso, per poi raggiungere l’apice della sua portata nella giornata di ieri. Sui soggetti a cui può essere ricondotta tale azione, il governo comunica “di non aver riscontrato evidenze che conducano a enti statali o Stati ostili“. Di conseguenza, si tratta di un’operazione sì vasta ma riconducibile a pirati del web indipendenti.

La vicenda è stata parzialmente strumentalizzata per sottolineare le carenze dei sistemi italiani di sicurezza informatica, persino la stessa comunicazione istituzionale precisa che “solo alcuni destinatari hanno tenuto in considerazione l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Acn“. Ora è allo studio un Decreto (della forma Dpcm) per collegare direttamente le autorità centrali con le Regioni, e per istituire un tavolo di interlocuzione periodica che coinvolga, in primis, i soggetti più sensibili (“Ministeri e gli istituti di credito e assicurativi”). La raccomandazione nelle prossime ore è quella di contattare Acn per prendere le dovute precauzioni.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Copasir (il massimo organo di vigilanza istituzionale), Lorenzo Guerini, il quale sottolinea proprio “l’esigenza di richiamare attori pubblici e privati a rafforzare le barriere informatiche tramite l’aggiornamento di sistema e seguendo le indicazioni dell’Acn, periodicamente trasmesse“. Il messaggio che si cerca di far passare è che solo attraverso un lavoro di squadra si può arginare quanto più possibile la falla. Guerini attende ora una relazione di Acn sull’accaduto prima di valutare i prossimi step, nel frattempo ha lodato la tempestività degli interventi compiuti dalle autorità.