Cospito, come sta? Condizioni di salute non allarmanti, l’anarchico rifiuta gli integratori. Alfredo Cospito ha deciso di rinunciare anche agli integratori continuando ad andare avanti con acqua, zucchero e sale. Lo sciopero della fame dell’anarchico sottoposto al regime di 41 bis continua da 110 giorni a questa parte. Attualmente il 55enne si trova rinchiuso nel carcere di Opera e le sue condizioni di salute sarebbero stabili e giudicate non allarmanti. Pertanto, finora non si è ritenuto di ricorrere a un suo ricovero in ospedale. Se, tuttavia, le sue condizioni dovessero peggiorare, non è escluso che il detenuto al 41 bis venga trasferito presso l’Unità di Medicina penitenziaria dell’Ospedale San Paolo di Milano. Nel frattempo ha parlato il legale di Cospito, Flavio Rossi Albertini, che ha definito il suo assistito “un agnello sacrificale’ auspicando una veloce decisione sul 41 bis del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, altrimenti l’anarchico ‘morirà’.

Cospito, come sta? Condizioni di salute oggi non allarmanti

Al momento, le condizioni di salute di Alfredo Cospito sarebbero giudicate stabili e non desterebbero particolari preoccupazioni. Il detenuto è sorvegliato con la massima attenzione, come ha spiegato Giovanna Di Rosa, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano. Nonostante lo sciopero della fame, dalle ultime notizie che trapelano dal carcere di Opera, Cospito è lucido e cammina sulle sue gambe. Negli ultimi giorni, inoltre, non ha rinunciato ai momenti di socialità in carcere con altri 3 detenuti, tutti ritenuti appartenenti alla criminalità organizzata che, come lui, stanno scontando la pena in regime di 41 bis. Tuttavia, l’anarchico non avrebbe preso parte ad alcuna passeggiata all’esterno, nemmeno per prendere un po’ d’aria, proprio a causa delle sue condizioni di salute che non glielo permetterebbero. Il 55enne detenuto, inoltre, è tenuto sotto stretta sorveglianza e seguito costantemente dal personale sanitario dell’Unità del Servizio di Assistenza integrata del carcere di Opera, dove l’anarchico è stato trasferito esattamente da una settimana. Se le sue condizioni di salute dovessero precipitare, è previsto il trasferimento presso l’Unità di Medicina penitenziaria dell’Ospedale San Paolo di Milano, eventualità che, al momento, risulterebbe esclusa. Alfredo Cospito ha deciso, inoltre, di rifiutare gli integratori continuando ad alimentarsi solo con zucchero, sale e acqua. Il rischio per le sue condizioni di salute riguarderebbero possibili crisi cardiache, motivo per il quale un suo ricovero nell’Ospedale San Paolo sarebbe auspicabile. Ma la data di un trasferimento è un rebus: l’assistenza sanitaria garantita dal San Paolo – che non potrebbe essere espletata in carcere – sarebbe necessaria per fare un monitoraggio delle sue condizioni di salute, ma Alfredo Cospito sarebbe sempre più convinto di non dare il suo assenso al ricovero, anche in caso di peggioramento delle sue condizioni.

Il suo legale Flavio Rossi Albertini: ‘Decidere subito, altrimenti morirà’

Intanto, oggi ha parlato il legale di Alfredo Cospito, l’avvocato Flavio Rossi Albertini che, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, ha rivolto una richiesta al ministro della Giustizia, Carlo Nordio. L’appello è quello di prendere una decisione rapida sul regime di 41 bis, entro sei giorni, altrimenti l’anarchico ‘morirà’. Il riferimento del legale è al termine fissato per la pronuncia della Cassazione fissata per il prossimo 24 febbraio sul ricorso del Tribunale di sorveglianza che aveva confermato il regime di 41 bis per l’anarchico. “Cospito morirà, lo sanno tutti”, ha detto Flavio Rossi Albertini che ha espresso le sue preoccupazioni per le condizioni di salute del detenuto a una settimana dal trasferimento nel carcere Opera di Milano dal penitenziario di Sassari. Entro domenica prossima, 12 febbraio, il ministro della Giustizia dovrà rispondere in merito alla richiesta presentata da Flavio Rossi Albertini già da un mese, di porre fine al regime di 41 bis per Alfredo Cospito.