Dopo l’Australia per Lorenzo Musetti e il suo tecnico Simone Tartarini la parola d’ordine è una sola: voltare pagina e prendere punti in ottica classifica ATP.
E il Sudamerica sembra essere il punto di svolta ideale.
I prossimi appuntamenti di Musetti
13-20 febbraio ATP250 Buenos Aires (Argentina)
20-26 febbraio ATP500 Rio de Janeiro (Brasile)
27 febbraio-5 marzo ATP250 Santiago (Cile)
Si tratta di tornei sulla terra rossa, superficie molto gradita a Lorenzo che è pronto al trittico Argentina, Brasile e Cile. Il numero 18 al mondo vede i prossimi due mesi come una buona occasione per scalare ancora il ranking ATP, con la scadenza di 170 punti.
L’allenatore Simone Tartarini ha parlato in un’intervista del prossimo futuro del toscano.
Tartarini e il problema di salute in Australia
Il problema che ho avuto a Melbourne è alle spalle, ora solo qualche acciacco di stagione e un po’ di tosse, ma siamo nella normalità. Il mio problema ha sicuramente inciso perché ne sono capitate di ogni ed è un vero peccato. Nel corso della United Cup non ha certamente giocato contro tennisti fortissimi, ma colpiva davvero bene la palla e le sue sensazioni erano ottime. Aveva iniziato con un ottimo piglio anche la partita contro Tiafoe, ma quel problema alla spalla gli ha impedito di esprimersi come poteva. Gli allenamenti prima della partita contro Harris sono stati pochi e a ritmo blando e, come se non bastasse, quello che mi è accaduto… Speriamo di aver esaurito il bonus da questo punto di vista
Le aspettative per il Sudamerica
Indubbiamente è una buona chance, ma questo non è il solo pensiero. Il nostro lavoro è volto sempre alla crescita del suo tennis per consolidare quello che ha acquisito e continuare nel proprio percorso. In queste due settimane, dopo l’Australia, si è allenato molto bene, ma talvolta era un po’ nervoso perché non sempre le cose che vuole in campo riesce a realizzarle. Deve restare tranquillo perché per esprimere il suo 100% è necessario conservare serenità
Le prospettive per Miami e Indian Wells
L’importante per Musetti sarà appunto avere ben chiaro in testa cosa fare e prestare attenzione soprattutto ai colpi di inizio gioco e al giocare progressivamente con i piedi dentro il campo. È una cosa che piano piano sta trovando, ma deve esserci continuità. Io mi auguro che, anche disputando tante partite, sappia trovare il giusto feeling con il match