Ivan Graziani omaggio amato dai suoi tanti fan ma molto anche da chi lo mette in scena ogni sera. E’ quello che si evince chiaramente assistendo ad una data qualsiasi di questo tour ideato, portato avanti e performato da Filippo Graziani, figlio del compianto artista. E non poteva che essere “uno di famiglia” a raccontare la vita e l’arte di uno tra i più sottovalutati cantautori della scena italiana, capace di scrivere capolavori come “Lugano addio” e “Pigro” senza però ottenere la visibilità dei vari Ramazzotti o Zucchero. Il passaparola, però, sta restituendo ciò che era stato tolto dai tempi passati e così questo show cresce di tappa in tappa sulle ali dell’entusiasmo. Ecco in cosa consiste.

Ivan Graziani omaggio, cos’è

Si tratta di un tour che vede protagonista Filippo Graziani, figlio del celebre cantautore di Teramo, in cui si parla di tante cose tra cui non solo di musica e canzoni ma anche di disegno e scrittura, che poi erano tutte le passioni di Ivan Graziani, uomo dalle tante sfaccettature che, come dichiara proprio il ragazzo, “convivono in equilibrio proprio come le isole di un arcipelago“. Così viene raccontato lo show dal blog di musica Bellacanzone:

“Come se si trovasse a bordo di una nave, Filippo traghetterà gli spettatori tra musica, racconti e letture per far apprezzare e ricordare i grandi successi di casa Graziani tra cui non solo i cult Lugano addio, Firenze, Pigro, ma anche i brani dell’esordio e i lato B. La band in scena è formata da Filippo Graziani voce e chitarra, Tommy Graziani batteria, Francesco Cardelli Basso e chitarra. acustica, Elia Zambardino pianoforte, Tastiere e fisarmonica. La regia è di Gigi Bischi.”

Ivan Graziani omaggio, chi è il figlio

Filippo Graziani è originario di Rimini, dove è cresciuto. A soli 18 anni dà il via alla sua attività musicale insieme al fratello batterista Tommy con il quale suona per i club e i locali di tutta Italia fino ad arrivare alle aperture dei concerti di importanti gruppi e artisti tra cui Negramaro, Renato Zero, Niccolò Fabi e Max Gazzè. Deluso dalle difficoltà di fare musica in Italia, si trasferisce per un periodo negli Stati Uniti, dove continua la sua attività musicale per un po’. Il ritorno in Italia coincide col lancio del suo primo progetto “Viaggi e intemperie” dove omaggia il padre Ivan Graziani, anche con un tour che prende il via nel novembre 2009 fino a confluire nell’album dal vivo “Filippo canta Ivan Graziani”, dedicato esclusivamente alle più celebri canzoni del celebre genitore. Nel 2014 decide di partecipare al Festival di Sanremo nella categoria Nuove proposte con il brano “Le cose belle” e ottiene la Targa Tenco 2014 nella sezione Migliore opera prima.

Il testo di “Maledette malelingue”

Lo sai cosa fa? Lo sai con chi va? E con chi si vede?
Il pomeriggio dopo palestra, verso le sei
Lei sale da lui all’ultimo piano, lei va da quell’uomo
Ha un uomo maturo, si dice sposato, tanto più grande di lei

Ma che cosa faranno? Che cosa diranno
Per più di due ore?
Si toccheranno, si baceranno?
Ah, se suo padre sapesse

Qualcuno di noi con un po’ di coraggio
Glielo deve dire
E che diamine, qua ci vuole sicuro un po’ di moralità
Ma la gente non lo sa che

Federica ha quindici anni
Anche se una donna è
Così la gente vede il male
Anche dove non ce n’è

Lei sta coi grandi, e non frequenta
Quelli della sua età
Oh, maledette malelingue
La gente la distruggerà
La gente la distruggerà

Si dice che sì, si dice che no
Eh mah, vedrai, vedrai, vedrai
Qualcosa ci sarà

Metti la paglia sul fuoco
E un incendio poi scoppierà
Lui l’hanno cacciato
Allontanato in un’altra città

E si dice che a lei
Suo padre le ha date di santa ragione
Adesso sta chiusa in casa
E per un bel pezzo non uscirà

Vedi, un po’ di coraggio
E certe puttane vanno punite
E che diamine, qua ci vuole sicuro un po’ di moralità
Ma la gente non lo sa che

Federica ha quindici anni
Anche se una donna è
Così la gente vede il male
Anche dove non ce n’è

Lei sta coi grandi, e non frequenta
Quelli della sua età
Oh, maledette malelingue
La gente la distruggerà

Federica ha quindici anni
Anche se una donna è
Oh, maledette malelingue
La gente la distruggerà
La gente la distruggerà

Eh, grazie, grazie, grazie

Ecco il video di quando la cantò a Sanremo invitato dall’allora patron Pippo Baudo che ne aveva sempre tessuto le lodi e riconosciuto il valore tanto da volerlo nel cast nonostante le polemiche e le perplessità create dalla stampa critica di allora: