Durante una recente intervista rilasciata a La Repubblica, Stefano Bonaccini ha chiarito la sua posizione in merito ai temi “caldi” del momento: il caso Cospito e la questione Delmastro-Donzelli. Secondo il candidato alla guida del Pd, i due dovrebbero dimettersi da sottosegretario e da vice del Copasir come chiesto dai dem in Parlamento in quanto “non hanno dimostrato quell’onore e quella disciplina che la Costituzione chiede a chi ricopre cariche istituzionali”. E chiarisce:
Il rispetto delle regole e della democrazia viene prima di ogni cosa, soprattutto per chi dovrebbe guidare il Paese.
Cospito, Bonaccini: “Il 41 bis è un istinto fondamentale”
Per il governatore dell’Emilia Romagna, il 41-bis è “un istituto essenziale per la lotta alla mafia e a ogni tipo di eversione”. Poi aggiunge:
Vengo dal Pci e ricordo che nella nostra storia ci sono le lapidi di Pio La Torre e Guido Rossa. Quanto a Cospito, anche in carcere tutte le persone devono essere curate in modo adeguato e va rispettata la loro dignità: se non succede è una sconfitta per lo Stato.
Alla domanda sul perché Giorgia Meloni abbia accostato “la difesa dei mafiosi” al Pd, Bonaccini risponde:
Probabilmente è meno forte di quanto voglia far apparire. E colgo un altro elemento: la destra si è sempre sentita esclusa dallo Stato e ora che è al governo è come se avesse un atteggiamento di rivalsa. Ma debolezza e arroganza sono cattive consigliere.
Le proposte del Pd per il futuro
Alla fine dell’intervista, Bonaccini ha chiarito le nuovo proposte del Pd. Al centro delle loro battaglie c’è la dignità del lavoro:
Non si può abbassare l’asticella dei diritti e della dignità del lavoro. Serve invece uno sviluppo di qualità al servizio delle persone. Le nostre proposte: ripulire il mercato del lavoro da falsi tirocini, rendere il lavoro stabile più vantaggioso di quello precario, approvare una legge sul salario minimo e tagliare in maniera massiccia le tasse sul lavoro per aumentare gli stipendi e sostenere le imprese che creano buona occupazione, usando le risorse destinate invece alla flat tax.