Dopo il violento terremoto che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale la notte scorsa, in Italia è stata diffusa un‘allerta tsunami per alcune zone della Sicilia tra cui Siracusa, Catania e Messina, quindi arrivare a Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo. Questa mattina, verso le 8.00, la Protezione civile italiana ha revocato ufficialmente l’allerta.

Il bilancio delle vittime del terremoto

Almeno 1014 persone sono morte in Turchia dopo il terremoto di magnitudo 7,8 che ha colpito il Paese alle ore 4.17 (ora locale). Si contano invece 783 vittime in tre città siriane, tra cui Aleppo, Hama e Lattakia.

Il terremoto è avvenuto alle 4:17 ora locale nel distretto Pazarcık di Kahramanmaras ed è stato avvertito nelle province circostanti tra cui Hatay, Osmaniye, Gaziantep, Şanlıurfa, Diyarbakır, Malatya e Adana. Al momento continuano le ricerche dei soccorritori delle persone rimaste incastrate tra le macerie.

Ricordiamo che la Turchia si trova in una delle zone sismiche più attive al mondo. Nel 1999, più di 17.000 persone sono state uccise dopo che una potente scossa ha scosso il nord-ovest del paese.

Usa: “Pronti a fornire assistenza”

Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha rilasciato una dichiarazione nella tarda serata di domenica, affermando che gli Stati Uniti “sono profondamente preoccupati per le notizie del devastante terremoto di oggi a Turkiye e in Siria” e continueranno a monitorare da vicino la situazione.

Siamo pronti a fornire tutta l’assistenza necessaria.

Ha affermato Sullivan, aggiungendo che il presidente Joe Biden “ha ordinato all’USAID e ad altri partner del governo federale di valutare le opzioni di risposta degli Stati Uniti per aiutare le persone più colpite”.

Allerta Tsunami rientrato. Mattarella a Erdogan: “Italia vi è vicina”

Le previsioni degli esperti indicavano un possibile arrivo di un’onda anomala in Italia alle 6.30, lungo le coste calabresi. Per questo motivo, alle 6.30, era stato interrotto il traffico ferroviario iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia. La Protezione Civile aveva raccomandato “di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali”. Verso le ore 8.00, l’allerta tsunami è stata ufficialmente revocata.

Nel frattempo, Sergio Mattarella ha lanciato il primo messaggio di sostegno a Erdogan e alla Turchia intera. Nel comunicato del Presidente della Repubblica si legge:

Ho appreso con profonda tristezza e seguo con attenzione le notizie sul sisma che ha così gravemente colpito la zona sud orientale della Turchia, causando numerosissime vittime e feriti. In questo momento di lutto l’Italia è vicina, con sentimenti di partecipe solidarietà, al dolore dell’amico popolo turco. Il nostro pensiero va alle famiglie di quanti hanno perso la vita, ai feriti – cui auguriamo un pronto ristabilimento – e alle squadre di soccorso. In spirito di vicinanza, La prego di accogliere, signor Presidente, le espressioni del più sincero cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale.

La Farnesina sugli Italiani: “Non risultano feriti o vittime”

Intanto, la Farnesina è e lavoro per capire se alcuni connazionali possano esser rimasti colpiti dal terribile terremoto in Turchia. Al momento, la situazione sembra rasserenare l’Italia come si evince dal comunicato:

A seguito del violento terremoto che questa notte alle 4:17 ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell’area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali.