Aris Barletta ripescato in mare a Brindisi: chi era il 27enne scomparso da giorni. È stato ritrovato morto in mare domenica mattina, 5 febbraio, poco prima di mezzogiorno, Aris Barletta, il giovane brindisino scomparso mercoledì scorso nei pressi della banchina dei cantieri navali Balsamo, lungo la zona portuale del Seno di Ponente. Il corpo si trovava a pochi metri di profondità tra alcune barche ormeggiate nei cantieri navali di Balsamo, gli stessi all’interno dei quali era stato visto l’ultima volta. Le ricerche erano state avviate nel pomeriggio di ieri, dopo la denuncia presentata dai genitori di Aris Barletta, interrotte nella notte e riprese questa mattina all’alba. Sommozzatori dei vigili del fuoco e alcune unità della Capitaneria di Porto, avevano ripreso a scandagliare da questa mattina in una parte di mare ampia considerando che le correnti avrebbero potuto anche portare il corpo al largo. La morte del ragazzo resta un giallo: potrebbe essere scivolato in acqua o essersi tuffato, è quanto stanno cercando di capire gli inquirenti. Al momento è esclusa la pista del gesto volontario.
Aris Barletta ripescato in mare a Brindisi: ecco chi era il 27enne scomparso da giorni
Ritrovato morto questa mattina prima di mezzogiorno Aris Barletta, il ragazzo di 27 anni del quale non si avevano più notizie da giorni dopo essere stato visto nella zona portuale del Seno di Ponente, nei pressi dei cantieri navali Balsamo, in compagnia di un amico. Il corpo è stato ritrovato in mare a Brindisi proprio nei pressi del cantiere navale ed era a pochi metri di profondità, tra le imbarcazioni, in una zona dove si accede, poco distante dall’ex caserma dei vigili del fuoco di Brindisi. Per le ricerche era arrivata anche un’unità specializzata nella ricerca delle persone scomparse che si avvale dell’ausilio di uno speciale robot che agisce sottacqua. Il corpo è stato trovato dai sommozzatori a ridosso della banchina, forse annegato dopo un disperato tentativo di rimanere a galla aggrappandosi alle imbarcazioni. La madre del 27enne, che seguiva le ricerca insieme agli altri figli, ha avuto un malore ed è stata soccorsa dai medici del 118. Il corpo del ragazzo è stato portato all’obitorio, in attesa della decisione del magistrato in Procura che dovrà indagare sulla vicenda che presenta ancora molti lati oscuri. Risulterebbero, infatti, poco chiare le circostanze per le quali Aris Barletta avrebbe deciso di tuffarsi in acqua, nonostante non sapesse nuotare, come raccontato dagli stessi genitori. Al momento è esclusa la possibilità di un gesto volontario, anche se maggiori dettagli potrà fornirli l’amico che era con lui l’ultima volta che il ragazzo è stato visto vivo.
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Disperati sono stati gli appelli che si sono susseguiti negli ultimi giorni per ritrovare Aris Barletta, soprattutto dei familiari. I genitori avevano presentato denuncia di scomparsa del giovane nella giornata di sabato ai carabinieri. Del 27enne non si avevano notizia dallo scorso 1° febbraio: la famiglia aveva sperato fino alla fine che non fosse finito in mare e che magari potesse essersi allontanato per qualche motivo. “Nostro figlio non ha fatto ritorno a casa, tanto meno risponde al telefonino – riporta Il Messaggero sulle parole pronunciate dai familiari alla denuncia di scomparsa fatta al Comando provinciale dei Carabinieri – Siamo preoccupati perché è la prima volta che accade”. Nei giorni scorsi, il fratello di Aris aveva scritto su Facebook: “Fratello per favore, so che mi stai ascoltando ovunque tu sia. So che sei forte, non può essere successo e se è successo veramente, so che non è colpa tua e pagherà chi è stato te lo prometto”. Numerosi sono i commenti e i ricordi che gli utenti dei social network stanno scrivendo in questo momento in ricordo del giovane scomparso.