Tre settimane alle primarie del Partito Democratico (Pd), che il prossimo 26 febbraio eleggeranno il nuovo segretario. Un primo test sull’indice di gradimento è arrivato questo fine settimana con il congresso nei circoli, dove si conferma un sostanziale testa a testa tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, con il governatore dell’Emilia Romagna in leggero vantaggio. Ampiamente fuori dalla partita gli altri due sfidanti, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, destinati all’eliminazione già al primo turno.
Si vota fino al 12 febbraio (in Lazio e Lombardia fino al 19 causa elezioni Regionali). Da questa fase verranno fuori i due nomi che si contenderanno le leadership del Nazareno alle primarie aperte del 26 febbraio.
Primarie Pd, caos a Salerno
Iniziata ufficialmente la corsa alle primarie del Partito Democratico (Pd), con la bagarre tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini che promette scintille.
La vicegovernatrice dell’Emilia-Romagna si è dimostrata particolarmente agguerrita, prima chiamando al tesseramento, poi difendendo il suo cognome e i suoi lineamenti, infine denunciando le irregolarità registrate nei circoli campani di Salerno. Qui, il portavoce Ruotolo, ha confermato gli errori di aggiornamento dell’anagrafe nelle 48 ore precedenti al voto, oltre a una serie di altre inadempienze burocratiche e logistiche: pertanto, è stato chiesto l’annullamento dei voti dal conteggio.
Decisamente più cauti i toni di chi, invece, sa di essere ormai relegato al ruolo di gregario. Gianni Cuperlo, per esempio, avverte Bonaccini e Schlein di guardarsi alle spalle “dal solito e inamovibile establishment”, suggerendo poi a entrambi di evitare un eventuale doppio incarico in caso di elezione (dovendo dunque abbandonare il ruolo in Regione Emilia-Romagna). Esce sconfitta anche Paola De Micheli, ex ministro dei Trasporti, che sin dall’inizio ha contestato le modalità di voto online (e soprattutto le tempistiche).
In Emilia-Romagna, dove sono circa 2.300 i votanti, la partita è davvero serrata tra Bonaccini e Schlein, rispettivamente numero uno e due della Regione. In Piemonte la deputata stravince a Novara e Tortona, mentre il governatore strappa una vittoria al fotofinish a Torino. Risultato analogo in Liguria, mentre nelle Marche Bonaccini conquista tutti i circoli provinciali. Tutti i dati sono però parziali e oggetto di sicure discussioni e polemiche.