Nel 2023 la poliomielite, nonostante i segnali di miglioramento, rimane una malattia che ancora non è stata debellata del tutto.
Tanti i passi in avanti che sono stati fatti ma rimane comunque la possibilità che il virus responsabile della malattia riesca a farsi largo nei Paesi ad alto reddito. Ciò è accaduto infatti nei mesi scorsi in Israele, Regno Unito, Stati Uniti, Canada.
Allarme OMS, poliomielite anche nei Paesi sviluppati
Il diffondersi del virus è una delle ragioni che ha fatto scattare l’allarme del Comitato deputato alle emergenze dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che ha deciso di confermare il virus della poliomielite quale Emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC). Uno status che si protrae senza tregua dalla sua scoperta avvenuta nel 2014.
L’eliminazione del poliovirus selvaggio in maniera totale sembra un obiettivo raggiungibile dopo che nel 2015 e nel 2019 sono stati eradicati i ceppi di tipo 2 e 3. Al momento resta dunque in circolazione solo la variante di tipo 1.
Poliomielite in fase endemica in Afghanistan e Pakistan
I due unici Paesi in cui è endemica sono Afghanistan e Pakistan, dove nel 2022 sono stati registrati rispettivamente 22 e 20 infezioni.
“La trasmissione nei due Paesi endemici è ora molto bassa e limitata geograficamente”, illustra l’Organizzazione mondiale della Sanità. La poliomielite nell’ultimo anno è stata rilevata anche in Mozambico (4 episodi) ma si trattava tuttavia di casi importati dal Pakistan. Per questa ragione, secondo l’OMS i prossimi sei mesi saranno un’opportunità fondamentale per interrompere definitivamente la trasmissione endemica.
Particolarmente preoccupante è la situazione in Africa: è documentata un’elevata trasmissione nella Repubblica Democratica del Congo. Da qui il virus si diffonde nei Paesi vicini.
Gran parte del rischio di epidemie di poliomielite derivato da vaccino può essere collegato a una combinazione di fattori quali l’inaccessibilità alle strutture o al vaccino stesso, un’alta concentrazione di bambini a dose zero o lo sfollamento della popolazione: “Nonostante il continuo calo del numero di casi di poliovirus di derivazione vaccinale di tipo 2 e del numero di lignaggi circolanti, il rischio di diffusione internazionale rimane elevato”, ha asserito l’Oms.
Inoltre, nell’ultimo anno è emerso un nuovo fenomeno: la capacità del virus di raggiungere Paesi sviluppati, ad altro reddito, dove può incontrare sacche suscettibili nella popolazione. Il fenomeno è stato osservato a Gerusalemme, Londra, New York, Montreal e sottolinea l’importanza di una sorveglianza attenta e attiva verso il virus.