Correre fa male alle ginocchia? Nonostante si tratti di una delle credenze più diffuse legate al running, non è proprio del tutto vera: a parlarne è un articolo pubblicato sul New York Times, che ha preso in esame diversi studi effettuati su persone che praticano regolarmente la corsa, mostrando che “non c’è alcuna prova che essa causi danni a breve o lungo termine alla cartilagine del ginocchio”. Ma andiamo a capire nel dettaglio cosa ne pensano gli esperti e i consigli da tenere a mente per non rischiare di farsi male durante gli allenamenti.
Correre fa male alle ginocchia? No, secondo la scienza
Non soltanto la corsa non è dannosa per le ginocchia, ma potrebbe addirittura essere benefica per le articolazioni, a patto che si mettano in pratica dei piccoli accorgimenti: è quanto dicono gli esperti, confutando il mito popolare secondo cui correre rovinerebbe la cartilagine, aumentando i rischi di sviluppare l’osteoartrosi, una malattia degenerativa delle articolazioni frequente dopo i 50 anni di età.
A metterlo in luce è un articolo del New York Times, che parte da un presupposto: le persone con problemi al ginocchio sono spesso portate a pensare che attività a basso impatto come il nuoto e il ciclismo possano proteggere maggiormente le loro articolazioni, rispetto a quanto non possano fare sport come la corsa.
In realtà, secondo quanto riportato dal giornale, in questo modo “quello che stanno facendo è null’altro che impoverire la loro cartilagine”. A spiegarlo è Jackie Whittaker, fisioterapista e ricercatrice all’Università della British Columbia. Uno studio condotto nel 2010 ha infatti mostrato che, dopo aver seguito un programma di corsa di 10 settimane, i non corridori beneficiavano di un miglioramento dell’1,9% di un indicatore di forza e qualità della cartilagine. Correre, quindi, non rovinerebbe affatto le ginocchia. Basta trattarle con cura.
Come? Moderando la “velocità di corsa”, prendendo in considerazione “allenamenti brevi e più frequenti” ed evitando le “forzature nel fine settimana”, quando di solito ci si dedica alla corsa perché si ha più tempo, ma si è poco allenati, rischiando di farsi male. Lo stato generale di salute e di forma di chi corre, infatti, così come lo stile di corsa, le distanze che si percorrono e le scarpe che si usano, possono determinare il modo in cui il corpo, ginocchia incluse, reagisce all’attività fisica.
Non è un caso che, come dimostra un secondo studio, sempre del 2010, il rischio più elevato di artrosi al ginocchio osservato tra gli ex atleti professionisti in sport che includono la corsa, come il calcio, è in gran parte spiegato attraverso l’accumulo di una serie di lesioni traumatiche al ginocchio piuttosto che all’usura. Bisogna quindi “sfatare l’idea che si dovrebbe smettere di essere attivi non appena si sente dolore al ginocchio”, sostengono gli esperti.
I consigli da tenere a mente per correre senza rischiare di farsi male
La costanza è la prima alleata di ogni allenamento sportivo: mantenere un esercizio fisico costante, seppur moderato e prudente, può contribuire a nutrire la cartilagine, rafforzandola. L’importante è prendersi i propri tempi, fare attenzione alla postura – trovando anche il tipo di scarpa che faccia al caso proprio – e concedersi i momenti di riposo opportuni per permettere al corpo di recuperare tra una corsa e l’altra: bastano relax mentale, sonno e alimentazione. Fondamentali sono anche il riscaldamento e lo stretching, che servono non solo a rendere più efficace il proprio rendimento fisico, ma anche ad adattare il muscolo alla sforzo che ci si appresta a fare e a rilassarlo una volta terminata la sessione di allenamento. Pochi piccoli accorgimenti che rendono la corsa più sicura, accentuando le sue funzioni benefiche.