Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è intervenuto al Congresso Assiom Forex, durante una tavola rotonda organizzata da Radiocor.

Non vedo recessione, la stiamo annunciando ma non ci sono i numeri e non la vedo. L’inflazione è una componente delicata, ma noi stimiamo che, anche tenendo conto dei costi energetici ed alimentari, nella seconda parte dell’anno scenderà in modo importante soprattutto a partire da settembre”, ha detto.

L’ottimismo di Bonomi va oltre.

Gli imprenditori sono ottimisti per natura, vedono il bicchiere sempre mezzo pieno. Confindustria per prima ha detto che le cose non erano così brutte come si dipingevano. Vediamo un anno positivo ammesso che dal punto di vista dei costi energetici non ci sia una nuova fiammata, che si affrontino le sfide per le transizioni e si metta in atto una politica industriale adeguata.

Bonomi: “C’è chi si era illuso di vivere con i tassi negativi”

Il presidente di Confindustria continua.

Non credo che un tasso di sconto della Bce al 3% sia un problema se un’azienda è sana e ha i suoi margini. Qualcuno si era illuso di potere vivere con tassi negativi, che era impensabile. Sulla comunicazione qualcosa potrebbe migliorare.

Secondo Bonomi la BCE dovrebbe tenere conto che ogni paese vive una realtà economica differente.

Non si può pensare di fare una politica monetaria uguale per tutti i Paesi soprattutto in queste condizioni

Il ruolo delle riforme nell’economia

Il Pnrr nasce per dare un boost all’economia che usciva dal periodo pandemico. Entro il 2026 dobbiamo mettere in campo investimenti non indifferenti ma il vero obiettivo del Pnrr è intervenire sulle riforme. In Italia aspettiamo le riforme da 40 anni e ci è stato detto che non potevano essere fatte perché non c’erano i soldi. Ora i soldi ci sono e vanno fatte, per rendere il Paese più moderno e inclusivo. È importante che gli investimenti siano messi a terra, ma per noi la parte più importante è che siano fatte le riforme.