Continua ad accendersi il dibattito sugli anarchici dopo lo “scandalo” di Donzelli e Del Mastro e anche Giuseppe Conte ha voluto lanciare il proprio messaggio a Giorgia Meloni. Il presidente del Movimento 5 Stelle si è in primis unito alle parole della premier la quale aveva invitato tutta la politica italiana a mostrarsi compatta contro le intimidazioni ricevute di recente da parte dei gruppi anarchici.

Stando alle parole di Conte, è fondamentale mettere in primo piano il bene comune lasciando da parte gli interessi e le visioni politiche di ciascun partito. Ecco le sue dichiarazioni nel corso di un intervento con i giornalisti in seguito ad una manifestazione elettorale nel Lazio:

Questo appello lo raccogliamo in toto, con tutto il Movimento 5 stelle in tutte le sue componenti. Assolutamente siamo d’accordissimo, ci deve essere l’unità nazionale contro le intimidazioni e le minacce eversive dei giorni scorsi, delle settimane scorse e di queste ore. E così dovrà essere nelle prossime settimane, questo appello della Meloni lo raccogliamo, abbiamo una grande sensibilità istituzionale e abbiamo a cuore gli interessi di tutti i cittadini.

Caso anarchici, il messaggio di Giuseppe Conte a Giorgia Meloni

Passando poi all’aspetto di natura più politica, Conte non ha potuto evitare di commentare la gravità dell’accaduto in merito al caso Donzelli-Del Mastro in virtù del quale ha voluto lanciare un appello alla nostra premier. Per il presidente del Movimento 5 Stelle c’è assoluto bisogno che Giorgia Meloni si dimostri forte nel far rispettare il proprio ruolo nel governo italiano senza lasciarsi condizionare dall’aspetto di partito.

In base a questa visione, per Conte non vi è altra soluzione se non esigere le dimissioni dei “fedelissimi” di Fratelli d’Italia che sono incappati in questo grave “abuso”. Ecco le sue parole:

Meloni deve dimostrare di non essere leader di partito ma di aver capito di sedere nella posizione di presidente del Consiglio e deve tutelare gli interessi di tutti i cittadini alla sicurezza e la lealtà con le Istituzioni. Deve imporre a due suoi fedelissimi del partito Fratelli d’Italia di dimettersi, perché quelle due persone hanno sbagliato, hanno raccolto informazioni sensibili e non erano divulgabili, le hanno utilizzate per aggredire una forza di opposizione, per fini di mera lotta politica, un abuso, un uso assolutamente distorto di informazioni riservate per fini di lotta politica