Si celebra oggi la Giornata mondiale contro il cancro (World Cancer Day) promossa dalla UICC (Union for International Cancer Control) e sostenuta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). L’iniziativa giunge oggi alla ventitreesima edizione ed è utile a valorizzare una giornata che rappresenta un importante richiamo a riflettere su cosa Istituzioni e individui possono fare insieme per combattere il cancro. La riflessione parte dai numeri: sono oltre 390mila le nuove diagnosi di tumore nel 2022 in Italia, sono 8mila in più rispetto al 2020, con il cancro alla mammella e quello al colon retto in testa tra le neoplasie più diffuse.
La campagna 2022-2024 del World Cancer Day viene declinata secondo lo slogan: “Close the Care Gap – Everyone deserves access to cancer care” (Colmare il gap sulla cura – Tutti meritano l’accesso alla cura del cancro). Un richiamo evidente ad un tema sempre più cruciale come quello delle disuguaglianze e, nello specifico, delle disuguaglianze per quello che concerne l’accesso alle cure sanitarie e alle cure di contrasto alle malattie tumorali. Il cancro, ricorda il ministero della Salute in un contributo pubblicato oggi sul suo portale, è una patologia in costante crescita in tutto il mondo. L’ Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) conferma che il cancro è una delle principali cause di morte nel mondo.
World Cancer Day: i numeri del cancro in Italia
Secondo le stime fornite dal team del World Cancer Day sarebbero circa 10 milioni le persone decedute, a causa del cancro, in Italia. Numeri che sono destinati a crescere: Il rapporto “I numeri del cancro in Italia 2022”, infatti, stima che nel 2022 in Italia, saranno 390.700 le nuove diagnosi di tutti i tumori (205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne). Erano 382.700 (199.500 negli uomini e 183.200 nelle donne) nel 2020. Questi i tumori più ricorrenti secondo lo studio: tumore della mammella (55.700 nuovi casi, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2020); tumore del colon-retto (48.100 nuovi casi, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne); tumore del polmone (43.900 nuovi casi, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne); tumore della prostata (40.500 nuovi casi, +1,5%); tumore della vescica (29.200 nuovi casi, +1,7% negli uomini e +1,0% nelle donne).
Il piano oncologico nazionale e la speranza della guarigione
Pochi giorni fa la conferenza stato-regioni ha approvato Piano oncologico nazionale 2023-2027: un documento di pianificazione e indirizzo per la prevenzione e il contrasto del cancro finalizzato a migliorare il percorso complessivo di controllo delle patologie neoplastiche in termini di efficacia, efficienza, appropriatezza, empowerment e gradimento dei pazienti, e a contenere i costi sanitari e sociali da esse determinati. Il Piano pone l’attenzione sulla centralità del malato e sulla riduzione o eliminazione delle disuguaglianze nell’accesso agli interventi di prevenzione e cura.
Oggi, a Roma, si è tenuto il convegno “Quando il cancro diventa una malattia cronica” organizzato oggi a Roma da Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). L’evento ha aperto alla riflessione di un aspetto spesso ignorato della lotta al tumore: quello di coloro che guariscono, superano la malattia, ma vengono comunque trattati come malati di tumore. È il grande tema dell’oblio oncologico. Lo ha spiegato molto bene il dottor Giordano Beretta Presidente della Fondazione AIOM:
In Italia i malati oncologici sono in costante crescita e ammontano ad oltre 3,7 milioni di uomini e donne. Di questi circa un milione aspetta da tempo una legge che tuteli i loro diritti fondamentali ed eviti discriminazione nella vita di tutti i giorni. In molti Paesi europei esistono già delle norme specifiche per chi è riuscito a superare definitivamente il cancro. Queste persone all’estero riescono, senza troppi problemi, ad avere un prestito bancario o a stipulare un’assicurazione sulla vita. Da noi invece nonostante diversi appelli non esiste ancora nessuna garanzia legislativa e come Fondazione AIOM, da oltre un anno, promuoviamo “Io non sono il mio tumore.