Bancomat bloccati 4 febbraio 2023. I bancomat bloccati sono sicuramente un problema al giorno d’oggi. Ormai c’è chi non usa più i contanti per i pagamenti, quindi avere la carta bloccata potrebbe causare un disagio non indifferente. Così è scoppiato il caos nella giornata di sabato 4 febbraio 2023 quando sono stati segnalati disservizi per i bancomat di tutta Italia. Da Milano a Palermo, passando per Roma, è stato impossibile pagare nei vari negozi e supermercati con il pos, “costringendo” i clienti ad abbandonare le spese.

Subito su Twitter molti utenti hanno segnalato il problema da Nord a Sud dello Stivale, poi successivamente il sito Downdetector ha rilevato una impennata di segnalazioni di disservizi per quanto riguarda più banche. Sempre sullo stesso portale sono arrivati messaggi di problemi riguardanti il circuito Visa ed in generale tutti gli istituti bancari.

Ma non è finita qui. Sul sito Assistenza Clienti più di 300 persone hanno segnalato problemi ai bancomat tra le ore 11 e le ore 12 di oggi, 4 febbraio. Il disagio ha riguardato non solo problemi di pagamento nei vari negozi, ma anche disagi nel prelievo di contanti agli stessi sportelli. Ora, fortunatamente, la situazione sembra essere rientrata.

Bancomat bloccati 4 febbraio 2023: cos’è successo

Attualmente non sembrano esserci più problemi per i bancomat delle varie banche, quindi il problema pare sia rientrato. Sono attualmente in corso accertamenti per capire cosa sia accaduto e per evitare di ripetere quanto successo lo scorso aprile con il malfunzionamento che aveva bloccato parte del circuito Nexi (Unicredit, Visa e Ing Direct, Intesa San Paolo, Poste Italiane, BNL, Fineco).

Inizialmente si era pensato ad un cyberattacco, tuttavia la polizia postale, che ha confermato il ripristino di bancomat e pos, ha spiegato che, non si trattava di un attacco hacker. “Siamo stati allertati da subito” e “non abbiamo al momento evidenze di un attacco informatico“, aveva dichiarato il direttore della polizia postale, Ivano Gabrielli, contattato da LaPresse. Anche in quel caso dopo pochi minuti il problema è stato risolto per un totale di circa trenta minuti di disservizio: “Si è trattato di un malfunzionamento tecnico dovuto a un problema del fornitore Ibm“, hanno fatto sapere all’Agi.

Pos: ipotesi zero commissioni per i pagamenti sotto i 10 euro

Ricordiamo che attualmente il Governo italiano è di nuovo al lavoro per rispettare quanto previsto dalla Legge di bilancio per il 2023 e risolvere il problema dei costi che gli esercenti pagano sulle transazioni del Pos. Al vaglio, per il momento, la possibilità di eliminare le commissioni per i micropagamenti.

Alle transazioni digitali sono dedicati i commi 386 e 387 dell’articolo 1 della Manovra, approvata dal Parlamento alla fine del 2022, che definiscono una scadenza ben precisa: entro 60 giorni dall’entrata in vigore, perciò entro il 1 marzo, il ministro dell’Economia dovrà adottare un decreto per istituire un tavolo permanente tra le categorie interessate e il Governo, al fine di “valutare soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche di valore fino a 30 euro a carico degli esercenti attività di impresa, arti o professioni che presentino ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro“.

Al vaglio del Governo ci sarebbe l’ipotesi di azzerare le commissioni per i micropagamenti, ossia i pagamenti sotto i 10 euro, e di diminuire in maniera flessibile quelli fino a 30 euro in via sperimentale, per un anno. In attesa di scoprire cosa succederà, arriva il Bonus Pos per gli artigiani, per i professionisti e per i commercianti che hanno una partita Iva e che, nel 2022, non abbiano superato i 400mila euro di ricavi, a prescindere dal regime fiscale a cui sottostanno.