Sono stati 30 gli attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” conferita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella questa mattina al Quirinale. Tema centrale che ha ispirato nel 2022 la scelta dei giovani Alfieri è la solidarietà per la pace. La selezione tra tanti meritevoli, spiegano in una nota i funzionari del Quirinale:
“E’ stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell’ambito di un’accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere. I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani”.
Il Presidente della Repubblica ha inoltre assegnato quattro targhe per azioni collettive che intendono valorizzare la partecipazione attiva e sentita dei giovani, anche al fine di promuovere una loro più consapevole centralità.
Chi sono i 30 nuovi “Alfieri della Repubblica” (A-L)
Ogni nomina ad ‘Alfiere della Repubblica’ ha una motivazione ben precisa, che il Capo dello Stato, ha letto nel momento del conferimento.
Mario Amatuzio, 21/11/2005, residente a Bojano (CB) – Per aver prestato soccorso agli anziani durante la fase più acuta della pandemia, e per l’impegno con cui a scuola contribuisce all’inclusione e al contrasto del bullismo.
Viola Bandinu, 5/2/2006, residente a Olbia (SS) – Per l’impegno con cui partecipa come volontaria a progetti e attività di doposcuola per i ragazzi più giovani. La sua capacità di ascolto e di accoglienza dei più vulnerabili le ha permesso anche di diventare un esempio per altri volontari. Durante la pandemia, nell’ambito dell’iniziativa della Croce Rossa “Il Tempo della gentilezza”, Viola si è occupata della consegna di pacchi alimentari e buoni spesa a quanti si trovavano in condizioni di maggiore vulnerabilità.
Alexander Bani, 31/5/2012, residente a Città di Castello (PG) – È il più giovane premiato. Per la solidarietà e l’amicizia dimostrata nei confronti del piccolo Sasha, bambino ucraino scappato dal conflitto, ospite di una famiglia italiana per alcuni mesi.
Aniello Capuano, 26/8/2004, residente a Siano (SA) – Per la tenacia con cui affronta la malattia che lo ha colpito da bambino, riuscendo a trarre forza per impegnarsi nella diffusione delle conoscenze sulla distrofia facio-scapolo-omerale e per sostenere la ricerca scientifica. Utilizzando le sue competenze informatiche, ha creato un canale Youtube “Nello FSHD” attraverso il quale fa conoscere la sua malattia e alimenta la speranza che la scienza e la ricerca riescano a trovano cure e rimedi.
Alessandro Cuomo, 28/5/2004, residente a Roma (RM) – Per il senso civico mostrato nel dare pronto aiuto a una signora, vittima di un furto. Con coraggio ha rincorso i due ladri che le avevano rubato il portafoglio contribuendo assicurarne uno alla giustizia.
William D’Alascio, 22/5/2012, residente a Crespina Lorenzana (PI) – Per l’impegno e la generosità con cui, nelle fasi più difficili della pandemia, si è assicurato che i compagni di classe, costretti in casa dal virus, non rimanessero indietro nel programma di studi, consegnando loro i compiti “a domicilio” come un vero postino.
Maddalena Da Rozze, 20/3/2006, residente a Sedico (BL) – Per il forte senso di responsabilità con cui ogni giorno si prende cura della mamma affetta da una malattia degenerativa. La sua maturità le ha permesso di salvare la vita alla madre quando, a fronte di un improvviso aggravamento, è stata capace di attivare immediatamente i soccorsi.
Zaccaria Dellai, 3/11/2011, residente a Laives (BZ) – Per l’attenzione dimostrata nei confronti delle persone anziane anche attraverso l’ideazione di un fumetto che li vede protagonisti. Sul tema dello scambio intergenerazionale ha continuato a impegnarsi, coinvolgendo l’associazione di cui fa parte.
Francesca Di Sabatino, 31/7/2004, residente a Isola del Gran Sasso d’Italia (TE) – Per il servizio di volontariato prestato in favore dei bambini e delle persone più deboli. Il suo impegno costituisce un esempio di cittadinanza attiva ed esprime il sentimento di una intera comunità che ha deciso di reagire insieme e rialzarsi dopo il sisma del 2016.
Luigi Falconi, 6/11/2003, residente a Latina (LT) – Per aver saputo trasformare le proprie difficoltà legate a un disturbo dello spettro autistico in opportunità dimostrando come le differenze siano una ricchezza per tutti. Oltre a essere uno studente modello si distingue infatti per la generosità, per il forte senso civico e per la solidarietà dimostrata negli anni con docenti e compagni di classe per i quali, spesso, è diventato un sostegno nello studio, soprattutto nelle discipline tecniche che gli sono più congeniali.
Maria Grazia Fragale, 19/12/2005, residente a Serrastretta (CZ) – Per la testimonianza di solidarietà che ha offerto nelle sue diverse attività. Per aver favorito l’integrazione di una ragazza ucraina all’interno della classe e per aver aiutato alcuni rifugiati ucraini nell’apprendimento della lingua italiana.
Deborah Maria Inserillo, 1/8/2003, residente a Termini Imerese (PA) – Per l’attività di volontariato con cui testimonia l’importanza della condivisione e del dono. Per l’impegno contro lo spreco alimentare, fatto di azioni concrete e di sensibilizzazione per uno sviluppo sostenibile.
Diletta Lago, 22/2/2005, residente a Cittadella (PD) – Per l’amicizia incondizionata con cui ha aiutato una compagna di classe con disabilità nell’interazione sociale. La sensibilità dimostrata si riflette anche nella delicatezza della sua scrittura che l’ha portata a inventare una fiaba per bambini per la quale ha ottenuto un importante riconoscimento.
Anna Assunta Lombardi, 27/11/2009, residente ad Almese (TO) – Per la testimonianza di solidarietà che ha offerto imparando rapidamente la lingua dei segni. Il suo impegno ha favorito l’integrazione di una compagna di classe sorda, proveniente dal Mali. La loro bellissima storia dimostra come l’amicizia possa abbattere tante barriere.
Chiara Longo, 29/12/2004, residente a Cavallino (LE) – Per l’impegno e la competenza con cui affronta sia i grandi temi ambientali che la difesa dei diritti delle donne. Con il suo blog ha contribuito a far conoscere la tragedia che sta vivendo il popolo ucraino. Nel 2020 Chiara ha fondato #PlugInTheWorld (www.plugintheworld.org), un blog in cui le ragazze di tutto il mondo hanno la possibilità di raccontare le loro storie senza temere di essere giudicate, affrontando temi globali o ingiustizie che stanno vivendo nelle loro comunità.
Chi sono i 30 nuovi “Alfieri della Repubblica” (M-Z)
Giulia Martinello, 30/5/2004, residente a San Pietro in Gu (PD) – Per il servizio di volontariato prestato a favore di una comunità della Bosnia che, a distanza di anni, non è ancora riuscita a dimenticare l’orrore della guerra. Una testimonianza di solidarietà concreta, realizzata rinunciando al periodo di ferie estive.
Gioele Mazzone, 19/7/2005, residente a Cengio (SV) – Per la tenacia e l’impegno civico con i quali promuove e sostiene le campagne di sensibilizzazione sui temi legati alla salvaguardia del territorio, al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale.
Elisaveta Petronela Merfu, 29/4/2003, residente a Scalea (CS) – Per l’impegno sociale e l’attività di volontariato che ora svolge in favore dei ragazzi più piccoli, dopo aver ricevuto aiuto in un periodo difficile della propria vita.
Beatrice Papei Allori, 8/4/2005, residente a Genova – Per l’impegno con cui, grazie alla sua scrittura e alla sua creatività, cerca di trasmettere ai coetanei il valore della memoria, in particolare la memoria degli orrori della Shoah. Perché mai più l’umanità cada in quell’abisso.
Ettore Prà, 5/6/2005, residente a Monteforte d’Alpone (VR) – Per la sportività e il senso di solidarietà dimostrati quando si è fermato a soccorrere un avversario, rovinosamente caduto, durante una competizione ciclistica. Al di là dell’esito della competizione, che ha visto comunque Ettore primeggiare, forse la vittoria più prestigiosa sta nell’aver testimoniato che lo sport è anzitutto solidarietà, amicizia, rispetto per gli altri.
Andrea Premoli, 12/8/2004, residente a Milano – Per il sostegno offerto nel percorso scolastico a un compagno con disabilità e per l’amicizia che con lui è riuscito a costruire, facilitandone l’integrazione nel gruppo dei coetanei. Per l’impegno con il quale, anche attraverso i social, cerca di sensibilizzare sui temi della disabilità.
Josephine Riccio, 11/6/2006, residente a San Potito Sannitico (CE) – Per la quotidiana testimonianza del valore irrinunciabile e positivo delle diversità. La sua tenacia è un esempio offerto a tutti per contrastare pregiudizi ed emarginazione.
Giulia Rossi, 27/2/2004, residente a Modena – Per l’energia e l’entusiasmo con cui presta la sua opera di volontaria. La solidarietà e l’impegno dimostrati nonostante la giovane età sono l’esempio di come ciascuno di noi può contribuire a migliorare la vita della comunità. Grazie alla passione e all’entusiasmo che contraddistinguono il suo operato, è diventata un punto di riferimento per operatori e cittadini-utenti.
Simone Rovere Meloni, 23/12/2003, residente a Uras (OR) – Per il coraggio e la perseveranza con cui ha reagito alla perdita di parte del suo gregge in seguito a una drammatica alluvione. La solidarietà ricevuta gli ha dato la forza per rialzarsi e per continuare a fare il lavoro che aveva scelto per il suo futuro.
Giovanni Scialdone, 3/12/2004, residente a Vitulazio (CE) – Per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole la vita. Per la costanza con cui si impegna in un’opera di sensibilizzare sul valore delle manovre salvavita e sulla cultura del soccorso.
Sokona Souare, 10/7/2007, residente a Avigliana (TO) – Per il coraggio e la determinazione con cui affronta la sua disabilità. Per la voglia di comunicare che riesce a trasmettere, e l’amicizia che è riuscita a costruire. Nata nel Mali ed è arrivata in Italia all’età di 9 anni, dopo aver affrontato un durissimo viaggio dal suo Paese di origine, attraverso la Libia e la successiva traversata nel Mediterraneo. Quando è arrivata nel nostro Paese non aveva mai visto una matita perché, diventata sorda a soli 4 anni a causa di una meningite non curata, ai bambini come lei, dove viveva, non era permesso andare a scuola. Giunta in Italia, un’insegnante di sostegno l’ha avvicinata alla lingua italiana dei segni e le si è spalancato il mondo. È diventata una ragazza completamente diversa, molto socievole e ben disposta verso chiunque manifestasse la volontà di comunicare con lei. È quello che è successo al suo primo giorno di scuola media quando Sokona ha incontrato Anna Assunta, alla quale ha insegnato l’alfabeto manuale e molti segni della LIS. In breve tempo tra le due ragazze è nata una intensa amicizia.
Francesco Spataro, 8/6/2006, residente a Celico (CS) – Per la generosa attività di volontariato attraverso la quale cerca di sensibilizzare i coetanei sull’importanza della condivisione e sul valore del cibo.
Riccardo Maria Jules Van Lysebetten, 3/12/2003, residente a San Donato Milanese (MI) – Per l’attività di volontariato, che non è mai venuta meno nelle fasi più acute della pandemia. Il contributo di solidarietà di cui è capace, nonostante una disabilità, lo ha reso un esempio per molti.
Riccardo Yanovskyy, 27/12/2006, residente a Latina – Per la generosità d’animo e la testimonianza di solidarietà e di accoglienza mostrate nei confronti di connazionali ucraini in fuga dalla guerra, in particolar modo di un coetaneo arrivato in Italia nelle fasi iniziali del conflitto.
Tommaso Zotti, 22/11/2008, residente a Campo San Martino (PD) – Per la prontezza con cui ha affrontato una situazione di emergenza, provocata dal malore del conducente di uno scuolabus. Grazie al suo intervento, tutti gli occupanti del mezzo sono riusciti a mettersi in salvo.