È stato devastante l’incendio che mercoledì scorso ha colpito la città di Aprilia in provincia di Latina. L’incendio è esploso nell’area dell’ex Freddindustria, conosciuta anche come zona dell’ex dogana, dove ci sono capannoni in stato di abbandono tra via Toscanini e via Bardi. A bruciare sono stati quattro capannoni situati in via Enna. Ci troviamo, praticamente, nel pieno centro di Aprilia. I cittadini e le cittadine, infatti, sono parsi piuttosto provati e preoccupati anche perché per diverse ore si sono continuati a percepire rumori di scoppi e frantumi provenienti dai capannoni. La nuvola nera ed acre che si è sollevata sul cielo apriliano, poi, ha alimentato ulteriore spavento. Oltre a tutto questo le vie della città sono state colpite anche cattivo odore che ha, quindi, provocato difficoltà a respirare anche a distanza dall’area colpita. Il rogo si è sviluppato molto rapidamente per motivazioni ancora ignote. I capannoni erano in stato di abbandono ma per molti anni sono stati, sovente, la dimora abusiva di indigenti e senza fissa dimora. Nonché sito di scarico per i rifiuti. Una sorta di discarica abusiva. Queste condizioni hanno reso ancor più preoccupante l’evento. La preoccupazione principale riguarda il possibile rischio che materiali pericolosi, a contatto con le fiamme, potrebbero cause danni ambientali considerevoli.
Incendio Aprilia, confermata assenza di amianto nell’area del rogo: la nota dell’amministrazione comunale
L’amministrazione comunale ha voluto tranquillizzare i cittadini e le cittadine di Aprilia. Pare, infatti, a dispetto di quanto si riteneva diffusamente, che non ci sia amianto presso l’area dove è scoppiato l’incendio. A confermarlo, in una nota, è il Sindaco di Aprilia Antonio Terra. La nota, tuttavia, aggiunge che “In attesa dei dati della centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria installata da Arpa Lazio immediatamente dopo l’incendio, e in attesa del calcolo del raggio di ricaduta degli inquinanti, in via di massima prudenza si consiglia alla popolazione di lavare accuratamente frutta e verdura, con particolare attenzione a quella coltivata e raccolta nell’area. Non appena giungeranno gli esiti delle ulteriori verifiche in corso da parte degli enti preposti verranno comunicate eventuali ulteriori misure e la popolazione verrà puntualmente aggiornata sulla situazione”. Questo dopo che il primo cittadino aveva già invitato la popolazione residente nei pressi del sito a chiudere le finestre, non accendere i condizionatori e di non recarsi sul luogo dell’incendio. Il controllo dell’aria è la priorità dell’amministrazione in questa fase. Sempre il Sindaco, a tal proposito, fa sapere che: “l’Arpa Lazio, inoltre, ha installato una centralina per il controllo dell’aria nelle immediate vicinanze dell’intera zona. La centralina per i prossimi giorni effettuerà un monitoraggio dell’area che ha interessato l’incendio. Le centraline presenti in città, invece, non hanno in queste ore rilevato grandi anomalie rispetto all’ordinario”.
Ora bisogna scongiurare il rischio di un pericoloso crollo
Scongiurato il disastro ambientale vista l’assenza di amianto sui 4 capannoni andati alle fiamme, il pericolo ora è relativo al possibile crollo delle strutture che insistono su via Enna all’intersezione tra via Toscanini e via Bardi. La polizia locale sta continuano ad effettuare sopralluoghi e monitoraggi sull’area. Grazie ai quali è stata riscontrata la fatiscenza delle strutture evidentemente lesionate dalle fiamme. La paura più grande, a questo punto, è che si arrivi al crollo dei capannoni. Uno scenario di rischio che l’amministrazione comunale, coadiuvata dalle forze dell’ordine speciali, sta cercando di scongiurare con tutte le forze. Seguiranno aggiornamenti, forse già nelle prossime ore, e possibili nuovi disposizioni da parte del Comune di Aprilia.