Accadde oggi, 4 febbraio 1789: Stati Uniti, Washington primo presidente. Generale e uomo politico nato a Bridges Creek Westmoreland in Virginia nel 1732 e morto a Mount Vernon sempre in Virginia nel 1799, George Washington proprio 234 anni fa veniva eletto all’unanimità primo presidente degli Stati Uniti d’America. In precedenza, nominato comandante in capo dell’esercito americano nel 1775, Washington fu presidente della Convenzione costituzionale di Filadelfia nel 1787. In politica, il primo presidente statunitense fu di idee moderate, fautore di un rafforzamento dei poteri del governo federale.
Accadde oggi, 4 febbraio 1789: Stati Uniti, Washington primo presidente
Figlio di un agiato proprietario terriero, George Washington nel 1752 intraprese la carriera militare e durante la guerra contro la Francia prestò servizio come ufficiale delle truppe coloniali impegnate al fianco dell’esercito britannico. Distintosi nel portare in salvo i superstiti dopo la sconfitta di Monongahela, ottenne il comando delle milizie della Virginia e successivamente contribuì alla conquista di Fort Duquesne, oggi Pittsburgh. Congedatosi con il grado di colonnello, pur partecipando alla vita politica della Virginia come membro del locale parlamento, Washington si dedicò soprattutto alle grandi piantagioni di cui era diventato proprietario dopo aver sposato una ricca vedova: Martha Dandridge.
George Washington generale e politico
Espressosi più volte in parlamento contro la politica coloniale britannica, Washington fu uno dei sette delegati scelti per rappresentare la Virginia al primo Congresso continentale delle colonie. Scoppiate le ostilità con gli Inglesi, fu nominato dal secondo Congresso, comandante in capo dell’esercito americano. Liberata Boston (nella foto: una statua di Washington oggi a Boston), George Washington fu costretto il mese successivo ad abbandonare New York; dopo le vittoriose azioni di Trenton e Princeton, dovette ancora subire l’occupazione di Filadelfia e la sconfitta di Germantown.
Washington compatta l’esercito
Durante il durissimo inverno del 1777-1778, trascorso a Valley Forge, Pennsylvania, Washington riuscì a ricostruire il morale di un esercito poco numeroso, privo di armamento ed equipaggiamento adeguati e ormai prossimo al tracollo; grazie anche all’alleanza stretta con la Francia, le sorti del conflitto mutarono e Washington dopo aver sconfitto gli Inglesi a Monmouth, poté contare dal 1780 sulle truppe francesi giunte in America al comando del conte di Rochambeau, col cui aiuto il 19 ottobre 1781 ottenne la decisiva capitolazione di Cornwallis a Yorktown.
La fine delle ostilità
Conclusosi il conflitto con la pace di Parigi (3 settembre 1783), Washington lasciò il comando dell’esercito e fece ritorno alla sua tenuta di Mont Vernon. Rappresentante della Virginia alla Convenzione costituzionale di Filadelfia ne fu eletto presidente e, dopo la ratifica da parte degli stati della Costituzione da essa elaborata, venne eletto con un voto plebiscitario primo presidente degli Stati Uniti d’America; carica nella quale fu confermato tre anni dopo.
George Washington presidente degli Stati Uniti
L’amministrazione Washington riassestò le finanze pubbliche, favorì la creazione di un sistema bancario nazionale e rafforzò contro i nativi le frontiere occidentali dell’Unione. In politica estera, invece, si preoccupò soprattutto di tenere il paese lontano dai conflitti tra potenze europee. Questo si tradusse di fatto in un allontanamento dalla Francia rivoluzionaria e nella conclusione di un trattato commerciale con la Gran Bretagna. Rifiutata la candidatura per un terzo mandato presidenziale e ritiratosi nella sua tenuta, Washington accettò la nomina a luogotenente generale dell’esercito quando i rapporti con la Francia peggiorarono al punto da far temere lo scoppio di un conflitto.
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