USA DONNA TROVATA VIVA – Orrore negli Stati Uniti. Una casa di riposo dello Stato dell’Iowa, ha ricevuto una multa di 10mila dollari per aver inserito il corpo di una donna in un sacco nero per cadaveri, credendo fosse deceduta. Quest’ultima, di età 66 anni, era ancora viva. Si è accorto di lei un dipendente di un’agenzia di pompe funebri che doveva preparare il funerale, vedendo che respirava.

Il fatto è accaduto al Glen Oaks Alzheimer’s Special Care Center di Urbandale, in USA. Il battito del polso non era stato rilevato nei controlli della casa di cura. La situazione è cambiata quando, una volta avviate le procedure per il funerale, trasportando il suo corpo, la persona si è svegliata.

USA, donna trovata viva chiusa in un sacco per cadaveri

Secondo quanto appreso dai media americani, a visitare la donna lo scorso 3 gennaio era stata un’infermiera del Glen Oaks Alzheimer’s Special Care Center di Urbandale. La paziente non sembrava dare segni di vita e l’operatrice ne aveva decretato il decesso. Dal rapporto dell’ospizio si legge infatti: “Aveva la bocca spalancata, i suoi occhi fissavano il vuoto e non si avvertiva il respiro. Anche il polso sembrava assente“. L’addetta, senza approfondire ulteriormente, aveva stabilito che la 66enne era morta e aveva avvertito poi una società di pompe funebri che l’ha portata all’Ankeny Funeral Home & Crematory.

Solo un’ora e quaranta minuti dopo, un dipendente della ditta di onoranze funebri si è recato all’ospizio. Una volta raggiunta la camerata dove la donna si trovava, ne ha deposto il corpo in un sacco nero per cadaveri, chiudendo anche la cerniera.

Qualche ore dopo, i suoi colleghi hanno dato l’allarme: mentre si accingevano a inserire il corpo in una bara hanno notato che la donna respirava regolarmente. Il rapporto del Glen Oaks Alzheimer’s Special Care Center riferiva a questo punto che la donna di 66 anni “ansimava faticosamente alla ricerca di aria“.

I servizi di emergenza sono stati allertati subito e la donna è stata ricoverata. La casa di riposo, naturalmente, è stata denunciata.

Nel 1985, il medico inglese JC Ousley affermò che, in Gran Bretagna, ogni anno venivano sepolte vive circa 2.700 persone.

Le condizioni della donna prima e dopo il drammatico incidente

La donna ultra sessantenne di cui non è stata resa nota l’identità, era stata pronunciata morta dal personale di una struttura per malati di Alzheimer. La donna si trovava lì, perché alla fine dello scorso anno le sue condizioni erano peggiorate, tanto da doverla trasferire in una casa di cura. Alcuni giorni dopo il trasferimento, il personale infermieristico, non riuscendo a sentire il suo battito, l’aveva dichiarata morta.

Questa era stata infatti messa in un sacco per cadavere e trasportata in un’agenzia di pompe funebri. È stato un dipendente ad aprire il sacco e a notare un movimento del petto. In seguito, il personale paramedico ha rilevato la presenza di battito cardiaco. Infine è stata riportata nella casa di cura per ricevere l’assistenza necessaria.

Nonostante tutti gli aiuti, la donna è morta nel giro di qualche giorno, più precisamente il 5 febbraio 2023.

Un secondo caso è accaduto in America, a New York

Se pensavamo potesse essere un caso isolato, scopriamo che non è così. A pochi giorni di distanza, il 7 febbraio 2023, un’altra donna è resuscitata. Il caso si è verificato negli Stati Uniti, dove un’anziana di 82 anni è stata dichiarata morta in una casa di cura di New York. La donna è stata ritrovata in fin di vita tre ore dopo, nell’impresa di pompe funebri dove era stata portata. Secondo quanto riportato da Il Guardian, la pensionata si ritrovava sabato al Water’Edge Rehab and Nursing Center di Port Jefferson, a Long Island. Dopo che i sanitari hanno dichiarato il suo decesso, era stata portata alla OB Davis Funeral Homes di Miller Place, dove si sono accorti che era in grado di respirare alle 14.09. Per questo motivo è stata riportata in ospedale.

La Polizia ha annunciato che il caso di New York è stato segnalato all’ufficio del procuratore generale dello Stato per le indagini.