Luca Palamara (ex Magistrato): “sul 41bis si deve usare il buon senso”. Ospite su Cusano Italia tv è intervenuto a “Italia città aperta” condotta da Roberta Feliziani che ha parlato del 41bis, del caso Cospito e dell’arresto di Matto Messina Denaro.
Luca Palamara (ex Magistrato): “sul 41bis si deve usare il buon senso”
L’ex Magistrato Luca Palamara ha parlato del 41bis, del caso Cospito e dell’arresto dell’ex capo mafia Matteo Messina Denaro.
41bis oggetto di riflessione e di polemiche, da ex Magistrato l’iter?
“L’iter è quello previsto dalla legge che di fronte a questo provvedimento è un punto fermo da cui ripartire. Se il Ministro ha ritenuto che dovessero sussistere i presupposti del carcere duro credo che sia una valutazione secondo cui tutte le discussioni che si sono sviluppate evidenziano che da questa vicenda si vuole riportare la vicenda sul tema dell’ergastolo. Quindi un conto è la vicenda singola, un conto è discutere in generale su quello che Corte costituzione ha già deciso e che il Parlamento ne dovrà poi discutere.
C’è chi pensa che il 41bis sia una tortura democratica, cosa ne pensa?
“Io posso dire che c’è una netta divisione. Chi ritiene che la pena debba essere rieducativa e chi è stato condannato debba scontare il carcere. Bisogna usare sempre il buon senso secondo me. È vero che esistono dei principi costituzionali rispetto i quali bisogna tendere alla rieducazione del condannato. È un tema molto difficile.”
Sul caso Cospito e Messina Denaro
Sulla manifestazione a Milano pro Cospito non ha paura che questa situazione si stia allargando a macchia d’olio?
“Anche a questa situazione esprimo il mio pensiero, le leggi dello Stato devono essere rispettate da tutti quando questo non accade è giusto intervenire”
Sull’arresto di Messina Denaro dopo 30 anni non le risulta strano?
“È vero che è strano che non bisogna avere timore a dire che lo Stato ha funzionato ma chiederci perché nei precedenti 30 anni Messina Denaro non sia stato arrestato, dobbiamo chiederci perché le forze dell’Ordine e dei Magistrati e perché siano stato ostacolati. Io penso che questa crei una situazione di confusione, adesso aspetto alla Polizia ricostruire e capire se ci sono state delle forme anche di copertura. Lo Stato ha dimostrato che ci sono delle falle e che ci sono state delle situazioni che non hanno funzionato. I cittadini hanno il diritto di capire come hanno funzionato questi meccanismi interni e spero che si possa squarciare il velo su questa ed altre situazioni. Spero che chi ha coperto queste poi venga fuori.
Si può dire che a volte nella Magistrature si verifichi un atteggiamento cauto per paura?
“il mio racconto aveva un obiettivo, quello di mettere sul tavolo le cose che non funzionavano, non è stato un discorso contro. Viviamo i un momento di scelte coraggiose sul terreno della lotta contro il terrorismo e sulla mafia. Vedo una luce di speranza in quello che è accaduto e che la Magistratura non arretra. Ci sono tanti magistrati che vogliono il cambiamento, ci sono delle cose che funzionano bene e quando avviene bisogna dirlo.”