Le procedure di selezione semplificate relative ai concorsi pubblici avrebbero dovuto portare a un significativo aumento del numero dei candidati. Tra il 2010 e il 2022, infatti, ben 102,3 candidature per ogni posto assegnato. L’80 percento dei candidati possiede una laurea e sei candidati risultati idonei su 10 sono donne. Elevata l’età media dei nuovi ingressi: 36 anni. È quanto emerge dal rapporto Formez PA ( Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni) che stila un bilancio di questi 12 anni di gestione delle procedure concorsuali. Un po’ più di 1.300 candidati tra il 2021 e il 2022 si sono messi in fila per rispondere a più 15 bandi, e molti di loro ne hanno vinti tra i 4 e i 9. Sono ovviamente la punta di diamante di un nutrito gruppo di quasi 265 mila candidati che nel biennio hanno partecipato ad almeno due concorsi, potendosi poi permettere di scegliere quello che preferivano. Rimane la persistente difficoltà a coprire il fabbisogno di profili professionali tecnici o particolarmente specializzati o emergenti, che già dalle prove iniziali registrano un abbattimento della partecipazione rispetto alle candidature (sotto al 30% dei convocati per statistici, informatici, ingegneri e architetti). 

Pochi candidati per molti concorsi pubblici. Alcuni di loro plurivincitori: così il posto nella PA resta scoperto

Il fenomeno crescente e sempre più diffuso delle rinunce da parte dei vincitori è conseguenza diretta di un sistema che si fonda su procedure per profili assimilabili a vario titolo in base ai requisiti di accesso richiesti. I candidati vincitori scelgono così in base a criteri di utilità soggettiva, quali la stabilità del rapporto di lavoro o la sede di servizio. Basti pensare agli addetti all’Ufficio del processo: in molti dopo pochi mesi di attività hanno rassegnato le dimissioni e optato per un incarico a tempo indeterminato. Due anni fa si registravano oltre 200 candidati per un posto, ora siamo scesi a 40. Ci sono persone che arrivano a partecipare a 15 concorsi, vincendone 9. Così molti posti rimangono scoperti. Il 41,5 percento dei candidati ai concorsi banditi dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2022 ha partecipato a più procedure e il 26 percento di questi è risultato idoneo a due o più concorsi. Dei 168 bandi di concorso gestiti da Formez PA tra il 2010 e il 30 giugno 2022, le procedure concluse sono 76 (il 45,2 percento), una è stata revocata, mentre 91 sono quelle ancora in corso, di queste ultime, 75 sono state pubblicate nel 2021, 16 nel primo semestre del 2022. L’84 percento delle procedure concorsuali ha raggiunto la copertura totale dei posti resi disponibili, mentre il 16 percento dei posti è rimasto vacante. “Il Rapporto Formez PA 2022 non solo intende restituire un quadro completo della gestione e delle funzioni dell’Istituto, evidenziando i principali indicatori e risultati positivi registrati nel corso degli ultimi anni, ma anche offrire spunti di analisi e riflessione su alcune tematiche chiave per il settore pubblico”, ha detto il presidente Alberto Bonisoli che ha aggiunto come “Le amministrazioni devono migliorare la comunicazione e rendere le prove più adatte ai profili che cercano”.